Martellini Gaspare *
MARTELLINI GASPARE
Firenze 1785 - 1857
Allievo di P. Benvenuti all’Accademia fiorentina, ebbe la sua prima committenza nel 1813 per la decorazione di una saletta nel palazzo Strozzi di Mantova a Firenze (Storie di Ippolito). Nel 1816, divenuto professore all’Accademia, ebbe incarichi dal granduca di Toscana, intervenendo nella sala d’Aurora a Pa-lazzo Pitti e in seguito nella sala d’Ulisse. Intorno al 1820 lavorò anche al Palazzo Ducale di Lucca, dove dipinse soggetti mitologici. Sempre a Firenze seguirono numerose e importanti commissioni (a Palazzo Borghese, 1821-1822; sipario del teatro La Pergola con un Trionfo del Petrarca, 1828; cappella Tosinghi-Spi- nelli nella chiesa di Santa Croce, 1837; affreschi nel quartiere della Meridiana a Pitti). Dal 1840 espose all'Accademia immagini di santi e madonne di chiara attinenza purista. A temi relativi alla vita di uomini illustri furono ispirati sia la decorazione della tribuna di Galileo alla Specola, alla quale collaborò nel 1841, sia l’affresco nella Villa Puccini a Scornio presso Pistoia (Andrea del Sarto nel momento di ricevere una lettera da Francesco I che lo richiama in Francia). Nel 1855 il granduca acquistò Lo sbarco di Lorenzo il Magnifico per la galleria di quadri moderni allestita nel convento della Crocetta.
Firenze 1785 - 1857
Allievo di P. Benvenuti all’Accademia fiorentina, ebbe la sua prima committenza nel 1813 per la decorazione di una saletta nel palazzo Strozzi di Mantova a Firenze (Storie di Ippolito). Nel 1816, divenuto professore all’Accademia, ebbe incarichi dal granduca di Toscana, intervenendo nella sala d’Aurora a Pa-lazzo Pitti e in seguito nella sala d’Ulisse. Intorno al 1820 lavorò anche al Palazzo Ducale di Lucca, dove dipinse soggetti mitologici. Sempre a Firenze seguirono numerose e importanti commissioni (a Palazzo Borghese, 1821-1822; sipario del teatro La Pergola con un Trionfo del Petrarca, 1828; cappella Tosinghi-Spi- nelli nella chiesa di Santa Croce, 1837; affreschi nel quartiere della Meridiana a Pitti). Dal 1840 espose all'Accademia immagini di santi e madonne di chiara attinenza purista. A temi relativi alla vita di uomini illustri furono ispirati sia la decorazione della tribuna di Galileo alla Specola, alla quale collaborò nel 1841, sia l’affresco nella Villa Puccini a Scornio presso Pistoia (Andrea del Sarto nel momento di ricevere una lettera da Francesco I che lo richiama in Francia). Nel 1855 il granduca acquistò Lo sbarco di Lorenzo il Magnifico per la galleria di quadri moderni allestita nel convento della Crocetta.