Mariani Cesare *
MARIANI CESARE
Roma 1826 - 1901
Si formò a Roma all’Accademia di San Luca (1837-1840) e nello studio di T. Minardi (1842- 1850). Per mantenersi dipingeva scenette di genere e piccole vedute per i viaggiatori stranieri, quadri con cui esordì alle mostre della Società degli Amatori e Cultori (1856, Socrate che rimprovera Alcibiade-parodia, Il mae-stro del Villaggio). Anche in seguito tornò su questi temi (Un'astrologa in atto di indovinare, Lezione di musica, L'indovina, esposti a Firenze nel 1861) ai quali affiancò scene di ambientazione greco-romana (Il gioco degli astrogali, esposto a Roma nel 1880). Raggiunse la maggior fama con i numerosissimi ed estesi interventi in edifici religiosi e civili, dove si avvalse di diverse tecniche pittoriche e di una consumata perizia nell’orchestrare vaste composizioni. La lunga carriera ebbe inizio con la decorazione della chiesa di Santa Maria in Monticelli (1850) dove si cimentò per la prima volta nella tecnica dell'affresco, mostrando il debito nei confronti del maestro Minardi; ancora sotto l’egida minardiana fu la partecipazione alle due imprese collettive della basilica di San Paolo fuori le Mura, in cui si riconoscono i riferimenti alla cultura classicista romana del Seicento (L'imposizione delle mani sopra Paolo e Barnaba in Antiochia e II mago Elima in Pafo del Sud) e di Santa Maria in Trastevere (S. Brigida, 1865-1866). Seguirono molteplici incarichi per altre chiese romane (fra le quali, Santa Lucia del Gonfalone, 1863-1867; San Lorenzo fuori le Mura, 1868-1870; San Giuseppe dei Falegnami, 1880), umbre (Santa Maria Auxilium Christianorum, presso Montefalco, Spoleto), marchigiane e abruzzesi (Sant’Emidio, Ascoli Piceno; Santa Maria delle Grazie, Teramo). Negli interventi decorativi per Roma capitale eseguì l’eloquente allegoria della sala dei Ricevimenti del Ministero delle Finanze con L'Italia Unita, mente la grande composizione di storia contemporanea Le spontanee offerte dei Piemontesi ad Emanuele Filiberto fu eseguita su commissione di casa Savoia.
Roma 1826 - 1901
Si formò a Roma all’Accademia di San Luca (1837-1840) e nello studio di T. Minardi (1842- 1850). Per mantenersi dipingeva scenette di genere e piccole vedute per i viaggiatori stranieri, quadri con cui esordì alle mostre della Società degli Amatori e Cultori (1856, Socrate che rimprovera Alcibiade-parodia, Il mae-stro del Villaggio). Anche in seguito tornò su questi temi (Un'astrologa in atto di indovinare, Lezione di musica, L'indovina, esposti a Firenze nel 1861) ai quali affiancò scene di ambientazione greco-romana (Il gioco degli astrogali, esposto a Roma nel 1880). Raggiunse la maggior fama con i numerosissimi ed estesi interventi in edifici religiosi e civili, dove si avvalse di diverse tecniche pittoriche e di una consumata perizia nell’orchestrare vaste composizioni. La lunga carriera ebbe inizio con la decorazione della chiesa di Santa Maria in Monticelli (1850) dove si cimentò per la prima volta nella tecnica dell'affresco, mostrando il debito nei confronti del maestro Minardi; ancora sotto l’egida minardiana fu la partecipazione alle due imprese collettive della basilica di San Paolo fuori le Mura, in cui si riconoscono i riferimenti alla cultura classicista romana del Seicento (L'imposizione delle mani sopra Paolo e Barnaba in Antiochia e II mago Elima in Pafo del Sud) e di Santa Maria in Trastevere (S. Brigida, 1865-1866). Seguirono molteplici incarichi per altre chiese romane (fra le quali, Santa Lucia del Gonfalone, 1863-1867; San Lorenzo fuori le Mura, 1868-1870; San Giuseppe dei Falegnami, 1880), umbre (Santa Maria Auxilium Christianorum, presso Montefalco, Spoleto), marchigiane e abruzzesi (Sant’Emidio, Ascoli Piceno; Santa Maria delle Grazie, Teramo). Negli interventi decorativi per Roma capitale eseguì l’eloquente allegoria della sala dei Ricevimenti del Ministero delle Finanze con L'Italia Unita, mente la grande composizione di storia contemporanea Le spontanee offerte dei Piemontesi ad Emanuele Filiberto fu eseguita su commissione di casa Savoia.