Marghinotti Giovanni*
MARGHINOTTI GIOVANNI
Cagliari 1798 - 1865
Studiò a Roma all'Accademia di San Luca (1822-1829), allievo di V. Camuccini, G. Landi e J. B. Wicar. Opere come il Ritratto di Carlo Felice (Cagliari, Palazzo Viceregio) e Carlo Felice Protettore delle Arti (Cagliari, Municipio), eseguiti al rientro da Roma, rivelano l'eclettismo della sua formazione accademica. Nel 1833 presentò al re la grande tela Omaggio alla beneficenza di Carlo Felice, mentre l’esecuzione dal vero di un Ritratto di Carlo Alberto (Cagliari, Galleria Comunale) gli conferì notorietà anche fuori dell’isola. La sua instancabile operosità è documentata, oltre che dai lavori compiuti per il Palazzo Reale di Torino fra il 1833 e il 1837 e dai ritratti regi eseguiti per i municipi di Cagliari, Sassari, Ozieri e Iglesias, anche dalle commissioni per pale d'altare (cattedrali di Sassari, Oristano e Ozieri), nelle quali mantenne viva l’eredità della cultura tardo- settecentesca. Nel 1846 fu nominato professore di disegno alla torinese Accademia Albertina. Da un viaggio in Spagna riportò suggestioni della pittura di F. Goya, che segnarono la produzione successiva al 1854: riferimenti sono visibili nei disegni conservati alla Galleria Comunale di Cagliari e nelle tele di soggetto popolare del Museo Sanna di Sassari.
Cagliari 1798 - 1865
Studiò a Roma all'Accademia di San Luca (1822-1829), allievo di V. Camuccini, G. Landi e J. B. Wicar. Opere come il Ritratto di Carlo Felice (Cagliari, Palazzo Viceregio) e Carlo Felice Protettore delle Arti (Cagliari, Municipio), eseguiti al rientro da Roma, rivelano l'eclettismo della sua formazione accademica. Nel 1833 presentò al re la grande tela Omaggio alla beneficenza di Carlo Felice, mentre l’esecuzione dal vero di un Ritratto di Carlo Alberto (Cagliari, Galleria Comunale) gli conferì notorietà anche fuori dell’isola. La sua instancabile operosità è documentata, oltre che dai lavori compiuti per il Palazzo Reale di Torino fra il 1833 e il 1837 e dai ritratti regi eseguiti per i municipi di Cagliari, Sassari, Ozieri e Iglesias, anche dalle commissioni per pale d'altare (cattedrali di Sassari, Oristano e Ozieri), nelle quali mantenne viva l’eredità della cultura tardo- settecentesca. Nel 1846 fu nominato professore di disegno alla torinese Accademia Albertina. Da un viaggio in Spagna riportò suggestioni della pittura di F. Goya, che segnarono la produzione successiva al 1854: riferimenti sono visibili nei disegni conservati alla Galleria Comunale di Cagliari e nelle tele di soggetto popolare del Museo Sanna di Sassari.