Mancini Teodoro*
MANCINI TEODORO
Atina (Frosinone) 1796 - 1868
Allievo dell’Accademia di Napoli, nel 1815 ottenne un sussidio borbonico per completare la formazione a Roma. Trattò temi mitologici e sacri in forme neoclassiche convenzionali. Espose alle mostre borboniche del 1826 (Vulcano che mostra a Tetide lo scudo fabbricato per Achille, Bacco assiso, Marte ferito rivolto al cielo) e del 1835 (La Pentecoste). Eseguì ritratti (Ritratto di D. Gaspare Selvaggi, Emanuele De Simone, Il Consultore D. Gaspare Capone, esposti alla Mostra Borbonica del 1830) e affreschi nella sua cittadina d'origine (cattedrale e Palazzo Mancini).
Atina (Frosinone) 1796 - 1868
Allievo dell’Accademia di Napoli, nel 1815 ottenne un sussidio borbonico per completare la formazione a Roma. Trattò temi mitologici e sacri in forme neoclassiche convenzionali. Espose alle mostre borboniche del 1826 (Vulcano che mostra a Tetide lo scudo fabbricato per Achille, Bacco assiso, Marte ferito rivolto al cielo) e del 1835 (La Pentecoste). Eseguì ritratti (Ritratto di D. Gaspare Selvaggi, Emanuele De Simone, Il Consultore D. Gaspare Capone, esposti alla Mostra Borbonica del 1830) e affreschi nella sua cittadina d'origine (cattedrale e Palazzo Mancini).