La Barbera Carlo *
LA BARBERA CARLO
Palermo 1815 ca. - Napoli ?
Allievo a Palermo di G. Patania, si formò seguendo i dettami neoclassici ed esercitandosi nella copia di disegni dello stesso Patania. Fu poi alla scuola di G. Velasco, di V. Riolo e infine di V. Villareale. I suoi primi dipinti, di soggetto bacchico, furono utilizzati come insegne di bottega. Trasferitosi a Napoli nel 1836, si presentò alle biennali borboniche (1837, ritratti e Interno di una chiesa dove segue una tumulazione; 1841, ritratti e Trionfo di Sileno; 1843, ritratti e Pietà; 1845; 1848). Frequentava intanto, almeno fino al 1845, i corsi dell'Accademia di Belle Arti, facendosi strada come ritrattista nell'ambiente aristocratico e di corte. Nel 1855 presentò alla Mostra Borbonica dipinti di circostanza, legati a un suo soggiorno a Caserta al segui-to dei reali (fra gli altri, Pio IX che esegue nel real palazzo di Caserta la lavanda ai sacerdoti nella settimana maggiore del 1850-bozzetto dal vero). Dallo stesso anno fu professore onorario dell’Accademia napoletana. Prese parte alla I Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 e negli anni successivi fu ancora presente alle mostre della Promotrice partenopea (1862; 1863, Una donna messinese coraggiosamente si salva dal bombardamento; 1866, Le lavandaie delle fosse di Napoli a Porta Nolana).
Palermo 1815 ca. - Napoli ?
Allievo a Palermo di G. Patania, si formò seguendo i dettami neoclassici ed esercitandosi nella copia di disegni dello stesso Patania. Fu poi alla scuola di G. Velasco, di V. Riolo e infine di V. Villareale. I suoi primi dipinti, di soggetto bacchico, furono utilizzati come insegne di bottega. Trasferitosi a Napoli nel 1836, si presentò alle biennali borboniche (1837, ritratti e Interno di una chiesa dove segue una tumulazione; 1841, ritratti e Trionfo di Sileno; 1843, ritratti e Pietà; 1845; 1848). Frequentava intanto, almeno fino al 1845, i corsi dell'Accademia di Belle Arti, facendosi strada come ritrattista nell'ambiente aristocratico e di corte. Nel 1855 presentò alla Mostra Borbonica dipinti di circostanza, legati a un suo soggiorno a Caserta al segui-to dei reali (fra gli altri, Pio IX che esegue nel real palazzo di Caserta la lavanda ai sacerdoti nella settimana maggiore del 1850-bozzetto dal vero). Dallo stesso anno fu professore onorario dell’Accademia napoletana. Prese parte alla I Esposizione Nazionale di Firenze del 1861 e negli anni successivi fu ancora presente alle mostre della Promotrice partenopea (1862; 1863, Una donna messinese coraggiosamente si salva dal bombardamento; 1866, Le lavandaie delle fosse di Napoli a Porta Nolana).