Kienerk Giorgio *
KIENERK GIORGIO
Firenze 1869 - Poggio alla Farnia (Pisa) 1948
Nel 1882 cominciò a frequentare lo studio dello scultore A. Cecioni, e nel 1886 presentò due sculture alla Promotrice fiorentina. Scomparso Cecioni nello stesso anno, il giovane completò la propria educazione artistica con il pittore T. Signorini. Ne nacque un sodalizio che portò a felici soluzioni formali, basate sulla resa divisionista del paesaggio toscano, immerso nella luce, e sulla grafia nervosa, derivata dall'interesse per l'arte giapponese. La presenza alle mostre di Firenze si fece regolare, ormai soprattutto con opere pittoriche (1888, Colli fiesolani; 1889, Fra gli sparagi, Al sole, Via Frusa). L’ammirazione per la pittura di S. Lega lo spronò a meditare su temi intimisti e domestici; e con Lega decorò alla fine degli anni '80 le pareti della trattoria del Volturno, consueto luogo di ritrovo degli artisti fiorentini, dove conobbe P. Nomellini, A. Torchi e F. Pagni. Con loro partecipò alla Promotrice fiorentina del 1890-1891 e durante l’estate si recò a Genova per studiare insieme i problemi della luce e della scomposizione del colore. Nel frattempo continuò a dedicarsi con successo alla scultura. Con il volgere del secolo, la sua maniera assunse espressioni dichiaratamente liberty. Nel 1903 si trasferì a Parigi, dove ebbe successo con il lavoro di grafico. Al rientro in Italia, ottenne la direzione della Civica Scuola di Pittura di Pavia.
Firenze 1869 - Poggio alla Farnia (Pisa) 1948
Nel 1882 cominciò a frequentare lo studio dello scultore A. Cecioni, e nel 1886 presentò due sculture alla Promotrice fiorentina. Scomparso Cecioni nello stesso anno, il giovane completò la propria educazione artistica con il pittore T. Signorini. Ne nacque un sodalizio che portò a felici soluzioni formali, basate sulla resa divisionista del paesaggio toscano, immerso nella luce, e sulla grafia nervosa, derivata dall'interesse per l'arte giapponese. La presenza alle mostre di Firenze si fece regolare, ormai soprattutto con opere pittoriche (1888, Colli fiesolani; 1889, Fra gli sparagi, Al sole, Via Frusa). L’ammirazione per la pittura di S. Lega lo spronò a meditare su temi intimisti e domestici; e con Lega decorò alla fine degli anni '80 le pareti della trattoria del Volturno, consueto luogo di ritrovo degli artisti fiorentini, dove conobbe P. Nomellini, A. Torchi e F. Pagni. Con loro partecipò alla Promotrice fiorentina del 1890-1891 e durante l’estate si recò a Genova per studiare insieme i problemi della luce e della scomposizione del colore. Nel frattempo continuò a dedicarsi con successo alla scultura. Con il volgere del secolo, la sua maniera assunse espressioni dichiaratamente liberty. Nel 1903 si trasferì a Parigi, dove ebbe successo con il lavoro di grafico. Al rientro in Italia, ottenne la direzione della Civica Scuola di Pittura di Pavia.