Joli Faustino *
JOLI FAUSTINO
Brescia 1814 - 1876
Figlio del pittore Girolamo, studiò a Brescia presso lo studio di G. Renica. Acquistò ampia fama grazie ai paesaggi e agli interni con animali, opere di piccole dimensioni, a volte eseguite su carta e anche su vetro (Interno di stalla; Cavallini in riposo; Lago d'Iseo, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo; Ingresso al Museo romano di Brescia, Milano, Galleria d'Arte Moderna; Paesaggio montano d'inverno, Bologna, coll. Co-munali d’Arte). Particolarmente efficace per esattezza di documentazione storica e commossa partecipazione è la serie di quattro tele dedicate alle storiche “dieci giornate” del 1849 (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo), di cui era stato testimone oculare. Espose soprattutto a Brescia (1832-1847) e partecipò con quattro opere all'Esposizione Nazionale di Firenze del 1861. Alla vasta produzione pittorica affiancò un intenso impegno didattico dirigendo una scuola privata di disegno nella sua città.
Brescia 1814 - 1876
Figlio del pittore Girolamo, studiò a Brescia presso lo studio di G. Renica. Acquistò ampia fama grazie ai paesaggi e agli interni con animali, opere di piccole dimensioni, a volte eseguite su carta e anche su vetro (Interno di stalla; Cavallini in riposo; Lago d'Iseo, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo; Ingresso al Museo romano di Brescia, Milano, Galleria d'Arte Moderna; Paesaggio montano d'inverno, Bologna, coll. Co-munali d’Arte). Particolarmente efficace per esattezza di documentazione storica e commossa partecipazione è la serie di quattro tele dedicate alle storiche “dieci giornate” del 1849 (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo), di cui era stato testimone oculare. Espose soprattutto a Brescia (1832-1847) e partecipò con quattro opere all'Esposizione Nazionale di Firenze del 1861. Alla vasta produzione pittorica affiancò un intenso impegno didattico dirigendo una scuola privata di disegno nella sua città.