Isola Giuseppe *
ISOLA GIUSEPPE
Genova 1808 - 1893
Allievo a Genova dell'Accademia Ligustica, esordì nel 1834 con La Congiura di Gian Luigi Fieschi, a cui seguirono altri impegnativi quadri storici, fra i quali Il Conte di Carmagnola condannato a morte dal Senato di Venezia si congeda dalla famiglia (1836), opera di evidente influsso hayeziano. Soggiornò in Toscana, in Lombardia e a Roma. Divenuto nel 1840 pittore ufficiale di Carlo Alberto re di Sardegna, ebbe incarichi presso la Ligustica, dove fu nominato accademico di merito nel 1845. Molto apprezzato dalla committenza genovese più conservatrice, fu “pittore domestico” della duchessa di Galliera e primo conservatore di Palazzo Bianco e di Palazzo Rosso. Godette di prestigio anche fuori della sua città: socio delle Accademie di Belle Arti di Roma, di Bologna e di Perugia, rappresentò l'Italia al congresso di Bruxelles del 1858. L’intensa attività di ritrattista è documentata dai numerosi dipinti esposti alla Promotrice genovese a partire dal 1850 e fino agli inizi degli anni '90 e dalle opere conservate nei musei (Nicolò Paganini, Genova, Nervi, Galleria Civica d’Arte Moderna; Autoritratto, Ritratto di Pio IX, Genova, Accademia Ligustica). Fu presente alle mostre di Parma del 1870 (Ritratto d'uomo, Sacra famiglia) e di Torino del 1873 (Casolare in Val d'Adorno, Casolari in val di Susa). Eseguì anche opere di soggetto storico-letterario (Il conte Ugolino nella torre della Fame, esposto a Genova nel 1850; Andrea Doria rifiuta la corona, Genova Nervi, Galleria Civica d’Arte Moderna) e di tema sacro (affreschi per le chiese genovesi dell’Annunziata, 1840 ca., di San Giorgio, 1857, di Nostra Signora della Consolazione, 1863). Fra i numerosi cicli decorativi profani di tema mitologico, storico-letterario e allegorico figurano sempre a Genova quelli importanti per il Palazzo Reale (1864), per il Palazzo Ducale e per l’università.
Genova 1808 - 1893
Allievo a Genova dell'Accademia Ligustica, esordì nel 1834 con La Congiura di Gian Luigi Fieschi, a cui seguirono altri impegnativi quadri storici, fra i quali Il Conte di Carmagnola condannato a morte dal Senato di Venezia si congeda dalla famiglia (1836), opera di evidente influsso hayeziano. Soggiornò in Toscana, in Lombardia e a Roma. Divenuto nel 1840 pittore ufficiale di Carlo Alberto re di Sardegna, ebbe incarichi presso la Ligustica, dove fu nominato accademico di merito nel 1845. Molto apprezzato dalla committenza genovese più conservatrice, fu “pittore domestico” della duchessa di Galliera e primo conservatore di Palazzo Bianco e di Palazzo Rosso. Godette di prestigio anche fuori della sua città: socio delle Accademie di Belle Arti di Roma, di Bologna e di Perugia, rappresentò l'Italia al congresso di Bruxelles del 1858. L’intensa attività di ritrattista è documentata dai numerosi dipinti esposti alla Promotrice genovese a partire dal 1850 e fino agli inizi degli anni '90 e dalle opere conservate nei musei (Nicolò Paganini, Genova, Nervi, Galleria Civica d’Arte Moderna; Autoritratto, Ritratto di Pio IX, Genova, Accademia Ligustica). Fu presente alle mostre di Parma del 1870 (Ritratto d'uomo, Sacra famiglia) e di Torino del 1873 (Casolare in Val d'Adorno, Casolari in val di Susa). Eseguì anche opere di soggetto storico-letterario (Il conte Ugolino nella torre della Fame, esposto a Genova nel 1850; Andrea Doria rifiuta la corona, Genova Nervi, Galleria Civica d’Arte Moderna) e di tema sacro (affreschi per le chiese genovesi dell’Annunziata, 1840 ca., di San Giorgio, 1857, di Nostra Signora della Consolazione, 1863). Fra i numerosi cicli decorativi profani di tema mitologico, storico-letterario e allegorico figurano sempre a Genova quelli importanti per il Palazzo Reale (1864), per il Palazzo Ducale e per l’università.