Grasso Giacomo*
GRASSO GIACOMO
Messina 1803 - 1869
Nacque da una famiglia di artisti attivi a Messina e nel 1827 tentò senza successo di ottenere il pensionato artistico a Roma. Proseguì la propria formazione come incisore e pittore presso lo zio L. Subba, che a quel tempo dirigeva la messinese Scuola Universitaria di Disegno. Legate ai temi e ai modi del maestro dovevano essere i dipinti presentati alle mostre borboniche di Napoli nel 1830 (La frode, in mezza figura) e nel 1843 (Galileo Galilei che attento contempla il suo sistema). Anche l'attività incisoria di quegli anni è documentata da prove strettamente inerenti con opere dei fratelli Subba (1824, 1828, Messina, Museo Regionale). Fra i suoi primi dipinti di carattere devozionale, concepiti secondo un rigido accademismo, è la Madonna con Bambino del 1846 per la chiesa madre di Mandanici (Messina). Eseguì diversi interventi di restauro su affreschi, fra gli altri, nella chiesa di Sant’Elia a Messina (1858) e sulle opere di D. Giordano nella chiesa di Santa Caterina Valverde (Messina), in collaborazione con F. Subba; nella medesima chiesa era docu-mentata una piccola tela con La Vergine e il bambino (1864). Per la chiesa di Sant’Anna nel villaggio San Cono, dipinse nel 1860 una Madonna bambina con S. Anna e S. Gioacchino. Negli ultimi anni della sua vita ebbe l'incarico di professore aggiunto di disegno nell'università di Messina.
Messina 1803 - 1869
Nacque da una famiglia di artisti attivi a Messina e nel 1827 tentò senza successo di ottenere il pensionato artistico a Roma. Proseguì la propria formazione come incisore e pittore presso lo zio L. Subba, che a quel tempo dirigeva la messinese Scuola Universitaria di Disegno. Legate ai temi e ai modi del maestro dovevano essere i dipinti presentati alle mostre borboniche di Napoli nel 1830 (La frode, in mezza figura) e nel 1843 (Galileo Galilei che attento contempla il suo sistema). Anche l'attività incisoria di quegli anni è documentata da prove strettamente inerenti con opere dei fratelli Subba (1824, 1828, Messina, Museo Regionale). Fra i suoi primi dipinti di carattere devozionale, concepiti secondo un rigido accademismo, è la Madonna con Bambino del 1846 per la chiesa madre di Mandanici (Messina). Eseguì diversi interventi di restauro su affreschi, fra gli altri, nella chiesa di Sant’Elia a Messina (1858) e sulle opere di D. Giordano nella chiesa di Santa Caterina Valverde (Messina), in collaborazione con F. Subba; nella medesima chiesa era docu-mentata una piccola tela con La Vergine e il bambino (1864). Per la chiesa di Sant’Anna nel villaggio San Cono, dipinse nel 1860 una Madonna bambina con S. Anna e S. Gioacchino. Negli ultimi anni della sua vita ebbe l'incarico di professore aggiunto di disegno nell'università di Messina.