Gilli Maso Alberto *
GILLI MASO ALBERTO
Chieri (Torino) 1840 - Calvi dell'Umbria (Terni) 1894
Frequentò l'Accademia Albertina di Torino dal 1854, allievo dapprima di M. Cusa, G. Marghinotti, C. Arienti e poi di E. Gamba, A. Gastaldi, A. Lauro. Esordì con quadri di soggetto storico-letterario d’ispirazione romantica, connotati da una scrupolosa ricostruzione dei luoghi e dei costumi (La vendetta del conte di Monforte, 1860; Arnaldo da Brescia dopo il diverbio con papa Adriano IV, 1872, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Dal 1863 avviò una imponente attività di incisore calcografo e grafico, che lo condurrà nel 1885 alla direzione della Calcografia di Roma. Trattò anche il paesaggio (Paesaggio valsesiano, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), la scena di genere (Una visita schernita, esposto a Torino nel 1869, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) e il ritratto, ricevendo committenze anche dalla casa regnante (Carlo Emanuele III e II Principe Tommaso di Savoia Carignano, 1873, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Partecipò alle esposizioni annuali della Promotrice torinese fra il 1860 e il 1882. Dal 1865 al 1873 fu assistente di Gastaldi all’Albertina, dove nel 1883 gli venne assegnata la cattedra di disegno. Impegnato nel dibattito sulle arti decorative e industriali e sui problemi del restauro e della nuova architettura, ricoprì numerosi incarichi pubblici fino alla nomina da parte del municipio di Torino a sovrintendente delle Scuole di Disegno e a conservatore del castello Medioevale.
Chieri (Torino) 1840 - Calvi dell'Umbria (Terni) 1894
Frequentò l'Accademia Albertina di Torino dal 1854, allievo dapprima di M. Cusa, G. Marghinotti, C. Arienti e poi di E. Gamba, A. Gastaldi, A. Lauro. Esordì con quadri di soggetto storico-letterario d’ispirazione romantica, connotati da una scrupolosa ricostruzione dei luoghi e dei costumi (La vendetta del conte di Monforte, 1860; Arnaldo da Brescia dopo il diverbio con papa Adriano IV, 1872, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Dal 1863 avviò una imponente attività di incisore calcografo e grafico, che lo condurrà nel 1885 alla direzione della Calcografia di Roma. Trattò anche il paesaggio (Paesaggio valsesiano, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), la scena di genere (Una visita schernita, esposto a Torino nel 1869, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna) e il ritratto, ricevendo committenze anche dalla casa regnante (Carlo Emanuele III e II Principe Tommaso di Savoia Carignano, 1873, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna). Partecipò alle esposizioni annuali della Promotrice torinese fra il 1860 e il 1882. Dal 1865 al 1873 fu assistente di Gastaldi all’Albertina, dove nel 1883 gli venne assegnata la cattedra di disegno. Impegnato nel dibattito sulle arti decorative e industriali e sui problemi del restauro e della nuova architettura, ricoprì numerosi incarichi pubblici fino alla nomina da parte del municipio di Torino a sovrintendente delle Scuole di Disegno e a conservatore del castello Medioevale.