Ghiglia Oscar *
GHIGLIA OSCAR
Livorno 1876 - Firenze 1945
Cominciò a lavorare dodicenne, per mantenere la famiglia dopo la morte del padre. Alla fine degli anni '90, quando già aveva preso a disegnare da autodidatta, conobbe L. Lloyd e C. Vinzio, che lo introdussero nell’ambiente artistico livornese. Nel 1900 si trasferì a Firenze (dove nel 1902 lo raggiunse l'amico e concittadino A. Modigliani, con il quale divise l’alloggio) per conoscere le opere conservate nei musei, ma soprattutto per frequentare lo studio di G. Fattori. L’anno seguente espose a Livorno Visione e alla V Biennale di Venezia Autoritratto e nel 1902 a Firenze Studio dal vero. Da allora si dedicò al ritratto (Alaide Banti, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), alla natura morta e agli interni, elaborando un'originalissima maniera formale, meditata sugli esempi di Fattori e di P. Cézanne.
Livorno 1876 - Firenze 1945
Cominciò a lavorare dodicenne, per mantenere la famiglia dopo la morte del padre. Alla fine degli anni '90, quando già aveva preso a disegnare da autodidatta, conobbe L. Lloyd e C. Vinzio, che lo introdussero nell’ambiente artistico livornese. Nel 1900 si trasferì a Firenze (dove nel 1902 lo raggiunse l'amico e concittadino A. Modigliani, con il quale divise l’alloggio) per conoscere le opere conservate nei musei, ma soprattutto per frequentare lo studio di G. Fattori. L’anno seguente espose a Livorno Visione e alla V Biennale di Venezia Autoritratto e nel 1902 a Firenze Studio dal vero. Da allora si dedicò al ritratto (Alaide Banti, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti), alla natura morta e agli interni, elaborando un'originalissima maniera formale, meditata sugli esempi di Fattori e di P. Cézanne.