Gatteri Giuseppe Lorenzo *
GATTERI GIUSEPPE LORENZO
Trieste 1829 - 1884
Figlio di Giuseppe, fin da giovanissimo ebbe forte predilezione per la grafica e ne offrì i primi saggi nel 1840, all’Esposizione della Società di Belle Arti di Trieste e al Gabinetto di Minerva (Sorpresa e sconfitta del campo romano presso il Timavo). Lo stesso anno fu condotto a Venezia dal padre, perché entrasse all’Accademia, dove fu allievo di O. Politi e di L. Lipparini e dove proseguì gli studi fino al 1851. Ottenne larga fama di fanciullo prodigio esponendo a Trieste (1841, L'ultimo giorno di Pompei; 1843, Giona che predice la distruzione di Ninive; 1844, Cristo benedice i fanciulli) e frequentando i salotti aristocratici veneziani. Viaggiò con il padre nell'Italia settentrionale e nel 1842, a Milano, conobbe F. Hayez e A. Manzoni. Un anno dopo era a Torino, dove il re Carlo Alberto gli commissionò alcuni acquerelli. Dei successivi spostamenti resta testimonianza nei taccuini di disegni (Trieste, Museo Revoltella), nei quali tracciò, con grande aderenza al vero e freschezza di segno, immagini di Milano (1845), Ravenna, Rovigo, Bologna, Ferrara (1846- 1847) e Padova (1849). Svolse una notevole attività di illustratore, in particolare per opere di soggetto storico (come, di F. Zanotto, Storia veneta, 1852). Nelle opere da cavalletto mostrò uno spiccato gusto per le composizioni scenografiche (Arrivo della Regina di Cipro a Venezia; Cesare Borgia abbandona il Vaticano, 1877; Minerva premia le Arti, 1884, tutti al Museo Revoltella). Fu tra i fondatori del Circolo Artistico e membro del Curatorio del Museo Revoltella dal 1873 al 1876.
Trieste 1829 - 1884
Figlio di Giuseppe, fin da giovanissimo ebbe forte predilezione per la grafica e ne offrì i primi saggi nel 1840, all’Esposizione della Società di Belle Arti di Trieste e al Gabinetto di Minerva (Sorpresa e sconfitta del campo romano presso il Timavo). Lo stesso anno fu condotto a Venezia dal padre, perché entrasse all’Accademia, dove fu allievo di O. Politi e di L. Lipparini e dove proseguì gli studi fino al 1851. Ottenne larga fama di fanciullo prodigio esponendo a Trieste (1841, L'ultimo giorno di Pompei; 1843, Giona che predice la distruzione di Ninive; 1844, Cristo benedice i fanciulli) e frequentando i salotti aristocratici veneziani. Viaggiò con il padre nell'Italia settentrionale e nel 1842, a Milano, conobbe F. Hayez e A. Manzoni. Un anno dopo era a Torino, dove il re Carlo Alberto gli commissionò alcuni acquerelli. Dei successivi spostamenti resta testimonianza nei taccuini di disegni (Trieste, Museo Revoltella), nei quali tracciò, con grande aderenza al vero e freschezza di segno, immagini di Milano (1845), Ravenna, Rovigo, Bologna, Ferrara (1846- 1847) e Padova (1849). Svolse una notevole attività di illustratore, in particolare per opere di soggetto storico (come, di F. Zanotto, Storia veneta, 1852). Nelle opere da cavalletto mostrò uno spiccato gusto per le composizioni scenografiche (Arrivo della Regina di Cipro a Venezia; Cesare Borgia abbandona il Vaticano, 1877; Minerva premia le Arti, 1884, tutti al Museo Revoltella). Fu tra i fondatori del Circolo Artistico e membro del Curatorio del Museo Revoltella dal 1873 al 1876.