Gaidano Paolo *
GAIDANO PAOLO
Poirino (Torino) 1861 - Torino 1916
Allievo dal 1875 di E. Gamba e di A. Gastaldi all'Accademia Albertina di Torino, acquistò fama con il grandioso e teatrale ciclo di affreschi che lo impegnò dal 1879 al 1885 nella cattedrale di Carignano: anche in seguito, le sue doti di luminoso colorista le seppe esprimere al meglio nella pittura murale. Eseguì grandi cicli decorativi e pale d'altare per chiese di Torino (del Sacro Cuore di Gesù, di San Gioachino, della SS. Annunziata, di San Rocco e per la chiesa detta “del Cottolengo”) e del Piemonte (Poirino, Bra, Camagna, Fubine, Pettinengo, Novara), ma anche della Liguria e della Toscana. Fu penetrante ritrattista e pittore di figura, ricercato in ambito sia ufficiale sia privato (Ritratto di Valentino Carrera,1893, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Fu assiduo alle annuali della Promotrice torinese e del Circolo degli Artisti, dove presentò ritratti, tele e piccole tavole di storia sacra, scene di vita borghese o di ispirazione letteraria (Erodiade, 1882, La Pecoraia, 1889, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna; Amiche, 1891, Roma, Palazzo del Quirinale). Fu premiato all'Esposizione Nazionale di Torino del 1898 per dodici grandi tele con La vita di S. Francesco d'Assisi (Roma, Musei Vaticani) e alla Quadriennale di Torino del 1902 (Studio pel ritratto di S. A. R. il Duca d'Aosta). Nel 1909 eseguì il fregio allegorico nella sala consiliare della nuova sede dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino. Socio onorario dell'Accademia Albertina, vi insegnò dal 1890.
Poirino (Torino) 1861 - Torino 1916
Allievo dal 1875 di E. Gamba e di A. Gastaldi all'Accademia Albertina di Torino, acquistò fama con il grandioso e teatrale ciclo di affreschi che lo impegnò dal 1879 al 1885 nella cattedrale di Carignano: anche in seguito, le sue doti di luminoso colorista le seppe esprimere al meglio nella pittura murale. Eseguì grandi cicli decorativi e pale d'altare per chiese di Torino (del Sacro Cuore di Gesù, di San Gioachino, della SS. Annunziata, di San Rocco e per la chiesa detta “del Cottolengo”) e del Piemonte (Poirino, Bra, Camagna, Fubine, Pettinengo, Novara), ma anche della Liguria e della Toscana. Fu penetrante ritrattista e pittore di figura, ricercato in ambito sia ufficiale sia privato (Ritratto di Valentino Carrera,1893, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Fu assiduo alle annuali della Promotrice torinese e del Circolo degli Artisti, dove presentò ritratti, tele e piccole tavole di storia sacra, scene di vita borghese o di ispirazione letteraria (Erodiade, 1882, La Pecoraia, 1889, Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna; Amiche, 1891, Roma, Palazzo del Quirinale). Fu premiato all'Esposizione Nazionale di Torino del 1898 per dodici grandi tele con La vita di S. Francesco d'Assisi (Roma, Musei Vaticani) e alla Quadriennale di Torino del 1902 (Studio pel ritratto di S. A. R. il Duca d'Aosta). Nel 1909 eseguì il fregio allegorico nella sala consiliare della nuova sede dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino. Socio onorario dell'Accademia Albertina, vi insegnò dal 1890.