Gabbiani Giuseppe*
GABBIANI GIUSEPPE
Barletta (Bari) 1862 - 1939
Indirizzato all'arte dal concittadino G. B. Calò e incoraggiato da G. De Nittis, studiò all’Accademia di Napoli, città dove si stabilì per un quinquennio, pur mantenendo i legami con la terra natale. Esordì nel 1884 all’E-sposizione Nazionale di Torino con Paese Margherita di Savoia, già Saline di Barletta (1883, Roma, Palazzo del Quirinale), di vago sapore naïf, e con Dopo il tramonto e Rada di Barletta (Barletta, Museo Civico). Dopo il 1890, influenzato da S. Postiglione di cui aveva frequentato assiduamente lo studio, avviò una pro-duzione di contenuto popolare, destinata a prendere il sopravvento sulle nitide e terse vedute pugliesi del primo periodo. Assiduo alle esposizioni, si avvalse dell'amicizia di altri artisti e in particolare di E. Dalbono per creare una cospicua raccolta di opere d'arte, donata poi al Museo Civico della sua città.
Barletta (Bari) 1862 - 1939
Indirizzato all'arte dal concittadino G. B. Calò e incoraggiato da G. De Nittis, studiò all’Accademia di Napoli, città dove si stabilì per un quinquennio, pur mantenendo i legami con la terra natale. Esordì nel 1884 all’E-sposizione Nazionale di Torino con Paese Margherita di Savoia, già Saline di Barletta (1883, Roma, Palazzo del Quirinale), di vago sapore naïf, e con Dopo il tramonto e Rada di Barletta (Barletta, Museo Civico). Dopo il 1890, influenzato da S. Postiglione di cui aveva frequentato assiduamente lo studio, avviò una pro-duzione di contenuto popolare, destinata a prendere il sopravvento sulle nitide e terse vedute pugliesi del primo periodo. Assiduo alle esposizioni, si avvalse dell'amicizia di altri artisti e in particolare di E. Dalbono per creare una cospicua raccolta di opere d'arte, donata poi al Museo Civico della sua città.