Folchi Ferdinando*
FOLCHI FERDINANDO
Firenze 1822 - 1883
Allievo di G. Bezzuoli e di T. Gazzarrini e P. Benvenuti all’Accademia di Firenze, dove studiò dal 1834 al 1844, si dedicò alla decorazione a fresco, partecipando anche a cicli importanti come quello delle sale della Meridiana a Palazzo Pitti. Dal 1841 fu presente alle esposizioni accademiche (1847, Un ricordo del 12 settembre 1847). Lavorò per chiese e oratori in Toscana (Martirio di Sant'Andrea, 1862, Collegiata, Empoli; Miracolo di San Francesco, chiesa di Santa Maria del Soccorso, Livorno). Nella pittura a olio si dedicò a soggetti storici e letterari (fra gli altri, Orlanduccio del Leone, presentato alla Promotrice di Genova del 1855; Fausto e Margherita, esposto a Firenze nel 1856), a scene di genere (Il mattino dopo il ballo, esposto a Firenze nel 1871) e a nature morte (Natura morta di fiori, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti).
Firenze 1822 - 1883
Allievo di G. Bezzuoli e di T. Gazzarrini e P. Benvenuti all’Accademia di Firenze, dove studiò dal 1834 al 1844, si dedicò alla decorazione a fresco, partecipando anche a cicli importanti come quello delle sale della Meridiana a Palazzo Pitti. Dal 1841 fu presente alle esposizioni accademiche (1847, Un ricordo del 12 settembre 1847). Lavorò per chiese e oratori in Toscana (Martirio di Sant'Andrea, 1862, Collegiata, Empoli; Miracolo di San Francesco, chiesa di Santa Maria del Soccorso, Livorno). Nella pittura a olio si dedicò a soggetti storici e letterari (fra gli altri, Orlanduccio del Leone, presentato alla Promotrice di Genova del 1855; Fausto e Margherita, esposto a Firenze nel 1856), a scene di genere (Il mattino dopo il ballo, esposto a Firenze nel 1871) e a nature morte (Natura morta di fiori, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti).