Facchinetti Niccolò*
FACCHINETTI NICCOLÒ
Treviso 1850 ca. - Longarone (Belluno) dopo il 1896
Dopo gli studi di architettura e di pittura, trovò impiego a Verona nel 1883 come illustratore presso il quotidiano L'Arena. L’esigua produzione pittorica risalente al decennio veronese, mostra un pesante debito nei confronti di A. Dall’Oca Bianca, sia nella scelta dei soggetti (scorci urbani e paesaggi pittoreschi) sia nell’interpretazione bozzettistica, come documenta il dipinto Il canale dell'Acquamorta (Verona, Galleria d’Arte Moderna). Partecipò alle rassegne di Milano (1882, Ritratto d'uomo, Scalone di villa Richard, Ritratto di signora, Tre studi dal vero; 1883), di Torino (1884, Ritratto di bambino; 1896, Le speranze della patria) e alla prima Biennale di Venezia (1895, Fosse abbandonate). Nel 1886, sotto lo pseudonimo di Alberto Silo, presentò un San Zeno alla Mostra della Società di Belle Arti di Verona.
Treviso 1850 ca. - Longarone (Belluno) dopo il 1896
Dopo gli studi di architettura e di pittura, trovò impiego a Verona nel 1883 come illustratore presso il quotidiano L'Arena. L’esigua produzione pittorica risalente al decennio veronese, mostra un pesante debito nei confronti di A. Dall’Oca Bianca, sia nella scelta dei soggetti (scorci urbani e paesaggi pittoreschi) sia nell’interpretazione bozzettistica, come documenta il dipinto Il canale dell'Acquamorta (Verona, Galleria d’Arte Moderna). Partecipò alle rassegne di Milano (1882, Ritratto d'uomo, Scalone di villa Richard, Ritratto di signora, Tre studi dal vero; 1883), di Torino (1884, Ritratto di bambino; 1896, Le speranze della patria) e alla prima Biennale di Venezia (1895, Fosse abbandonate). Nel 1886, sotto lo pseudonimo di Alberto Silo, presentò un San Zeno alla Mostra della Società di Belle Arti di Verona.