Duranti Fortunato *
DURANTI FORTUNATO
Montefortino (Ascoli Piceno) 1787 - 1863
Soprattutto disegnatore, dopo un inizio da autodidatta, si recò a Roma alla scuola dell'abate D. Conti, nella quale passarono anche P. Benvenuti e V. Camuccini. L'esperienza romana lo trovò attento a suggestioni antiche e moderne: influenzato da un lato dal Neoclassicismo e dall’altro dall’amicizia con T. Minardi e con F. Giani, di cui ricercò con passione i disegni, si costruì una considerevole raccolta di opere antiche. Recatosi in Germania (1815) per vendere la collezione, fu per un equivoco arrestato e privato di ogni avere; tornò in Italia ridotto in povertà e provatissimo, tanto da perdere le facoltà mentali. La sua vasta produzione di disegni (in parte a Fermo, Biblioteca Comunale, in parte a Roma, Gabinetto Nazionale delle Stampe), che segue l’itinerario intimo di una personalità artistica non comune, si rivela più interessante delle esigue prove pittoriche (Autoritratto, Biblioteca di Montefortino).
Montefortino (Ascoli Piceno) 1787 - 1863
Soprattutto disegnatore, dopo un inizio da autodidatta, si recò a Roma alla scuola dell'abate D. Conti, nella quale passarono anche P. Benvenuti e V. Camuccini. L'esperienza romana lo trovò attento a suggestioni antiche e moderne: influenzato da un lato dal Neoclassicismo e dall’altro dall’amicizia con T. Minardi e con F. Giani, di cui ricercò con passione i disegni, si costruì una considerevole raccolta di opere antiche. Recatosi in Germania (1815) per vendere la collezione, fu per un equivoco arrestato e privato di ogni avere; tornò in Italia ridotto in povertà e provatissimo, tanto da perdere le facoltà mentali. La sua vasta produzione di disegni (in parte a Fermo, Biblioteca Comunale, in parte a Roma, Gabinetto Nazionale delle Stampe), che segue l’itinerario intimo di una personalità artistica non comune, si rivela più interessante delle esigue prove pittoriche (Autoritratto, Biblioteca di Montefortino).