Dies Cesare*
DIES CESARE
Roma 1830 - dopo il 1889
Dal padre Luigi, incisore di gemme, e dal fratello Giuseppe, mosaicista, ricevette i primi insegnamenti. Frequentò a Roma i corsi dell'Accademia di San Luca e lo studio di T. Minardi, con Il quale strinse un lungo sodalizio che lo vide realizzare tele disegnate dal maestro (S. Filippo Benizzi, 1854 ca., nell’omonima chiesa romana; SS. Maria Immacolata, 1855 ca., per la nuova chiesa di Anzio; Santa Sinforosa circondata dai suoi sette figli si rifiuta di sacrificare agli dei, 1861, per la chiesa di San Vincenzo a Tivoli). La formazione accademico-purista è evidente in S. Paolo in casa di San Giacomo in Gerusalemme per la basilica romana di San Paolo fuori le Mura. Partecipò alle esposizioni con soggetti di diversa ispirazione, come un episodio del secondo canto dell’ Inferno dantesco presentato a Firenze nel 1861 o il Disinganno e i due acquerelli con Costumi inviati nel 1871 alla romana Società degli Amatori e Cultori. Ancora con opere ad acquerello, tecnica alla quale si era dedicato dal 1863, prese parte nel 1869 alla mostra della Royal Academy di Londra. Il S. Gregorio Magno che invia apostoli a convertire l'Inghilterra, per la chiesa romana di San Giorgio Maggiore (1889), è l’ultima opera nota.
Roma 1830 - dopo il 1889
Dal padre Luigi, incisore di gemme, e dal fratello Giuseppe, mosaicista, ricevette i primi insegnamenti. Frequentò a Roma i corsi dell'Accademia di San Luca e lo studio di T. Minardi, con Il quale strinse un lungo sodalizio che lo vide realizzare tele disegnate dal maestro (S. Filippo Benizzi, 1854 ca., nell’omonima chiesa romana; SS. Maria Immacolata, 1855 ca., per la nuova chiesa di Anzio; Santa Sinforosa circondata dai suoi sette figli si rifiuta di sacrificare agli dei, 1861, per la chiesa di San Vincenzo a Tivoli). La formazione accademico-purista è evidente in S. Paolo in casa di San Giacomo in Gerusalemme per la basilica romana di San Paolo fuori le Mura. Partecipò alle esposizioni con soggetti di diversa ispirazione, come un episodio del secondo canto dell’ Inferno dantesco presentato a Firenze nel 1861 o il Disinganno e i due acquerelli con Costumi inviati nel 1871 alla romana Società degli Amatori e Cultori. Ancora con opere ad acquerello, tecnica alla quale si era dedicato dal 1863, prese parte nel 1869 alla mostra della Royal Academy di Londra. Il S. Gregorio Magno che invia apostoli a convertire l'Inghilterra, per la chiesa romana di San Giorgio Maggiore (1889), è l’ultima opera nota.