De Blaas Eugenio *
DE BLAAS EUGENIO
Albano (Roma) 1843 - Venezia 1931
All’Accademia di Venezia fu allievo del padre Carl, pittore austriaco dal 1856 docente nella città lagunare. Nel 1862 vinse il pensionato artistico per compiere gli studi a Roma. Nel 1888, ottenuta la cittadinanza italiana, si stabilì definitivamente a Venezia dove, dal 1880 al 1890, insegnò pittura all'Accademia. Accanto all’attività di ritrattista, richiesto da una committenza aristocratica (Ritratto della duchessa Ersilia Canevaro, 1881, Trieste, Museo Revoltella), si dedicò a una considerevole produzione di scenette veneziane di genere, caratterizzate da un bozzettismo accentuato e abile, sebbene spesso retorico, nel fissare immagini istantanee (Popolana con innamorato, Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro). Assiduo alle mostre italiane, espose a Milano (1881; 1894; 1906, Ritratto della signora Semana Salom e Ritratto della contessa Arrivabene Papadopoli), a Roma (1883), a Torino (1880, Una visita di maschere a Venezia, 1898, Ritratto) e a Venezia, dove prese regolarmente parte alla Biennale dal 1895 (In attesa) al 1922. Ottenne diversi riconoscimenti internazionali, fra gli altri a Vienna nel 1867 e nel 1873, a Monaco nel 1888, a Dresda nel 1894. Il consenso ottenuto all’estero è documentato dalla significativa presenza di sue opere nei musei di Copenaghen (Scena in una bottega di sarto, Il buongustaio, Nozze a Murano) e di Vienna (Una escursione a Murano, Kunsthistorisches Museum).
Albano (Roma) 1843 - Venezia 1931
All’Accademia di Venezia fu allievo del padre Carl, pittore austriaco dal 1856 docente nella città lagunare. Nel 1862 vinse il pensionato artistico per compiere gli studi a Roma. Nel 1888, ottenuta la cittadinanza italiana, si stabilì definitivamente a Venezia dove, dal 1880 al 1890, insegnò pittura all'Accademia. Accanto all’attività di ritrattista, richiesto da una committenza aristocratica (Ritratto della duchessa Ersilia Canevaro, 1881, Trieste, Museo Revoltella), si dedicò a una considerevole produzione di scenette veneziane di genere, caratterizzate da un bozzettismo accentuato e abile, sebbene spesso retorico, nel fissare immagini istantanee (Popolana con innamorato, Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro). Assiduo alle mostre italiane, espose a Milano (1881; 1894; 1906, Ritratto della signora Semana Salom e Ritratto della contessa Arrivabene Papadopoli), a Roma (1883), a Torino (1880, Una visita di maschere a Venezia, 1898, Ritratto) e a Venezia, dove prese regolarmente parte alla Biennale dal 1895 (In attesa) al 1922. Ottenne diversi riconoscimenti internazionali, fra gli altri a Vienna nel 1867 e nel 1873, a Monaco nel 1888, a Dresda nel 1894. Il consenso ottenuto all’estero è documentato dalla significativa presenza di sue opere nei musei di Copenaghen (Scena in una bottega di sarto, Il buongustaio, Nozze a Murano) e di Vienna (Una escursione a Murano, Kunsthistorisches Museum).