Da Rin Tommaso *
DA RIN TOMMASO
Vigo di Cadore (Belluno) 1838 - Venezia 1920
Dopo i primi studi a Laggio di Cadore, si iscrisse all'Accademia di Venezia nel 1855, allievo di M. Grigoletti e P. Molmenti. Negli anni giovanili diede inizio a un’intensa produzione di ritratti che proseguì fino alla maturità (Vigo di Cadore, Biblioteca Cadorina). Legato alla committenza aristocratica trentina e austriaca, soggiornò a Bolzano, a Trieste e a Vienna, mantenendo pur sempre i contatti con il nativo Cadore, dove lasciò numerose pale d’altare nelle chiese di Perarolo (Adorazione del bambino), di Vigo (Gesù tra i fanciulli, 1866), di Laggio, di Padola e di Auronzo (Sacra famiglia, 1902): opere caratterizzate, nel corretto impianto del disegno, dalla fusione di motivi neoclassici e di spunti romantici derivati da Grigoletti. Dopo l’esordio veneziano, nel 1866, prese parte all’Esposizione Nazionale di Torino del 1880 (Cristo caccia i mercanti dal tempio), a quella di Belle Arti di Roma del 1883 (Cristo benedice i fanciulli) e alla mostra di Torino del 1884 (Maddalena, Nell'età della pietra). Alla prima Triennale di Milano del 1891 presentò Promessa sposa e La bambola rotta; alla seconda Triennale del 1894 espose Una decapitazione.
Vigo di Cadore (Belluno) 1838 - Venezia 1920
Dopo i primi studi a Laggio di Cadore, si iscrisse all'Accademia di Venezia nel 1855, allievo di M. Grigoletti e P. Molmenti. Negli anni giovanili diede inizio a un’intensa produzione di ritratti che proseguì fino alla maturità (Vigo di Cadore, Biblioteca Cadorina). Legato alla committenza aristocratica trentina e austriaca, soggiornò a Bolzano, a Trieste e a Vienna, mantenendo pur sempre i contatti con il nativo Cadore, dove lasciò numerose pale d’altare nelle chiese di Perarolo (Adorazione del bambino), di Vigo (Gesù tra i fanciulli, 1866), di Laggio, di Padola e di Auronzo (Sacra famiglia, 1902): opere caratterizzate, nel corretto impianto del disegno, dalla fusione di motivi neoclassici e di spunti romantici derivati da Grigoletti. Dopo l’esordio veneziano, nel 1866, prese parte all’Esposizione Nazionale di Torino del 1880 (Cristo caccia i mercanti dal tempio), a quella di Belle Arti di Roma del 1883 (Cristo benedice i fanciulli) e alla mostra di Torino del 1884 (Maddalena, Nell'età della pietra). Alla prima Triennale di Milano del 1891 presentò Promessa sposa e La bambola rotta; alla seconda Triennale del 1894 espose Una decapitazione.