Crema Giovanni Battista *
CREMA GIOVANNI BATTISTA
Ferrara 1883 - Roma 1964
Dopo i primi studi classici, iniziò a frequentare le lezioni del pittore ferrarese A. Longanesi e nel 1899 si trasferì a Napoli, dove fu allievo prima di D. Morelli e poi di M. Cammarano. Nel 1901 passò a Bologna, ospite del pittore D. Ferri e nel 1903 si stabilì a Roma, dove rimase fino alla morte. L’iniziale predilezione per temi a soggetto sociale, scelti per gli aspetti più patetici (L'istoria dei ciechi dolorosa, polittico esposto a Napoli nel 1904 e a Roma nel 1905, Ferrara, Pinacoteca) e la 'maniera' napoletana lasciarono progressivamente il posto a una trattazione divisionista vicina agli esiti di G. Balla e G. Previati (La vampata, Napoli, Municipio), artisti con i quali Crema era entrato in contatto durante la collaborazione alle pagine dell’ Avanti della Domenica (dal 1905 si accostò alle idee socialiste). Nel 1907 ebbe una personale a Roma presso la Società Amatori e Cultori. Successivamente si interessò a temi medievali, evocati in paesaggi notturni e resi con tecnica divisa.
Ferrara 1883 - Roma 1964
Dopo i primi studi classici, iniziò a frequentare le lezioni del pittore ferrarese A. Longanesi e nel 1899 si trasferì a Napoli, dove fu allievo prima di D. Morelli e poi di M. Cammarano. Nel 1901 passò a Bologna, ospite del pittore D. Ferri e nel 1903 si stabilì a Roma, dove rimase fino alla morte. L’iniziale predilezione per temi a soggetto sociale, scelti per gli aspetti più patetici (L'istoria dei ciechi dolorosa, polittico esposto a Napoli nel 1904 e a Roma nel 1905, Ferrara, Pinacoteca) e la 'maniera' napoletana lasciarono progressivamente il posto a una trattazione divisionista vicina agli esiti di G. Balla e G. Previati (La vampata, Napoli, Municipio), artisti con i quali Crema era entrato in contatto durante la collaborazione alle pagine dell’ Avanti della Domenica (dal 1905 si accostò alle idee socialiste). Nel 1907 ebbe una personale a Roma presso la Società Amatori e Cultori. Successivamente si interessò a temi medievali, evocati in paesaggi notturni e resi con tecnica divisa.