Ciani Cesare *
CIANI CESARE
Firenze 1854 - 1925
Figlio di un fabbro, completò gli studi tecnici e fino al 1878 fu impegnato da obblighi militari. Da quell'anno seguì i corsi di G. V. Ciaranfi all'Accademia di Firenze. Nel 1886 vinse il concorso di pittura ed espose alla Promotrice fiorentina Testa di vecchio, Bottega d'erbaiolo e il Ciabattino: continuò anche in seguito a proporre soggetti di gusto verista trattati con una pittura ricca di pasta e dall'apparenza “sciatta” adatta a esaltare i temi patetici e popolari del contenuto. All’Esposizione Universale di Parigi del 1889 ottenne una menzione per un Ritratto di donna, esposto insieme a un Paesaggio. Amico di D. Martelli che ritrasse in due tele del 1895 (Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti) fu anche vicino a G. Fattori e del vecchio maestro lasciò un ritratto del 1900 ca. (coll. privata). Col varcare del secolo il suo stile variò verso forme e soggetti influenzati dall’impressionismo internazionale, sul genere di L. Corinth (Interno di officina, 1898), ottenendo talvolta risultati di qualità soprattutto per la risonanza luministica e cromatica delle immagini (Bambino malato, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna). La sua figura d’artista non è stata riesa-minata dalla critica, e il mercato d’arte la annovera fra quelle dei cosiddetti postmacchiaioli.
Firenze 1854 - 1925
Figlio di un fabbro, completò gli studi tecnici e fino al 1878 fu impegnato da obblighi militari. Da quell'anno seguì i corsi di G. V. Ciaranfi all'Accademia di Firenze. Nel 1886 vinse il concorso di pittura ed espose alla Promotrice fiorentina Testa di vecchio, Bottega d'erbaiolo e il Ciabattino: continuò anche in seguito a proporre soggetti di gusto verista trattati con una pittura ricca di pasta e dall'apparenza “sciatta” adatta a esaltare i temi patetici e popolari del contenuto. All’Esposizione Universale di Parigi del 1889 ottenne una menzione per un Ritratto di donna, esposto insieme a un Paesaggio. Amico di D. Martelli che ritrasse in due tele del 1895 (Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti) fu anche vicino a G. Fattori e del vecchio maestro lasciò un ritratto del 1900 ca. (coll. privata). Col varcare del secolo il suo stile variò verso forme e soggetti influenzati dall’impressionismo internazionale, sul genere di L. Corinth (Interno di officina, 1898), ottenendo talvolta risultati di qualità soprattutto per la risonanza luministica e cromatica delle immagini (Bambino malato, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna). La sua figura d’artista non è stata riesa-minata dalla critica, e il mercato d’arte la annovera fra quelle dei cosiddetti postmacchiaioli.