Cercone Ettore *
CERCONE ETTORE
Messina 1850 - Piana di Sorrento (Napoli) 1896
Arruolatosi giovanissimo partecipò nel 1866 alla battaglia di Lissa; restato in servizio nella Regia Marina fino al 1888, riportò dai luoghi visitati (India, Giappone, Australia, Antille) esemplari di flora e fauna per le ricerche della Stazione Zoologica di Napoli. I motivi di ispirazione di quelle esperienze trovarono forma, in modi vicini all’orientalismo di D. Morelli e a quello di M. De Gregorio, in una consistente attività pittorica avviata intorno al 1880 (Figure di arabi, nove tavolette, 1880, Napoli, Galleria dell’Accademia). Con i soggetti orientali, in gran parte rielaborati in studio, comparve alle promotrici napoletane fino agli anni Novanta (1879, Nel patio, 1883, Il Nilo e Alle Piramidi; 1886, Impressioni di viaggio; 1892, La danza del ventre). Trattò anche la pittura di storia risorgimentale, con un verismo di maniera come nella grande tela L'ammiraglio Caracciolo domanda cristiana sepoltura (esposto a Napoli nel 1888, Napoli, Museo di San Martino; bozzetto a Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) e i soggetti religiosi, dove si mantenne legato a modi morelliani (Madonna, 1890, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna; Assunta, esposto a Genova nel 1891). Nei quadri di figura e nei ritratti si accostò al gusto decorativo e disimpegnato di fine secolo (Ritratto di Adele Milani, 1886, coll. privata).
Messina 1850 - Piana di Sorrento (Napoli) 1896
Arruolatosi giovanissimo partecipò nel 1866 alla battaglia di Lissa; restato in servizio nella Regia Marina fino al 1888, riportò dai luoghi visitati (India, Giappone, Australia, Antille) esemplari di flora e fauna per le ricerche della Stazione Zoologica di Napoli. I motivi di ispirazione di quelle esperienze trovarono forma, in modi vicini all’orientalismo di D. Morelli e a quello di M. De Gregorio, in una consistente attività pittorica avviata intorno al 1880 (Figure di arabi, nove tavolette, 1880, Napoli, Galleria dell’Accademia). Con i soggetti orientali, in gran parte rielaborati in studio, comparve alle promotrici napoletane fino agli anni Novanta (1879, Nel patio, 1883, Il Nilo e Alle Piramidi; 1886, Impressioni di viaggio; 1892, La danza del ventre). Trattò anche la pittura di storia risorgimentale, con un verismo di maniera come nella grande tela L'ammiraglio Caracciolo domanda cristiana sepoltura (esposto a Napoli nel 1888, Napoli, Museo di San Martino; bozzetto a Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) e i soggetti religiosi, dove si mantenne legato a modi morelliani (Madonna, 1890, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna; Assunta, esposto a Genova nel 1891). Nei quadri di figura e nei ritratti si accostò al gusto decorativo e disimpegnato di fine secolo (Ritratto di Adele Milani, 1886, coll. privata).