Cefaly Andrea *
CEFALY ANDREA
Cortale (Catanzaro) 1827 - 1907
Cresciuto in un ambiente colto e di idee liberali, seguì le lezioni di C. Malpica e F. De Sanctis a Napoli. Nel 1843 si iscrisse all'istituto di Belle Arti come allievo di F. Marsigli, al quale ben presto preferì G. Bonolis e la sua scuola libera. Nel 1848 combatté nella Guardia Nazionale in Calabria e per motivi politici solo nel 1855 poté tornare a Napoli.Da quest’epoca si accostò alternativamente ora al Romanticismo in veste realista di D. Morelli (La barca di Caronte, 1857, Catanzaro, Museo Provinciale), ora al Naturalismo di F. Palizzi (La tradita, Parigi, Louvre, esposto a Napoli nel 1859 assieme a Il giudizio di Minosse). Nel 1860 seguì Garibaldi fino alla battaglia del Volturno, esperienza tradotta sia in dipinti legati ad aspetti di quotidianità (Bivacco di garibaldini, Catanzaro, Museo Provinciale), sia in opere celebrative come La battaglia di Capua (Reggio di Calabria, Museo Archeologico, esposto a Firenze nel 1861). Con l’aiuto di M. Lenzi nel 1862 fondò la scuola d’arte a Cortale intitolata a Garibaldi. A questi anni risale anche l'inizio dell’impegno politico che lo portò a ricoprire diverse cariche ufficiali. Alla Promotrice di Napoli del 1866 presentò II miglior modo di viaggiare in Calabria (Napoli, Museo di Castel Nuovo), dipinto che per la vena polemica sollevò gli appunti di V. Imbriani e di F. Palizzi e che fu riproposto l’anno successivo assieme a un altro quadro di analoga denuncia sociale. La produzione tarda si arenò nella ripetizione di soggetti allegorici (Amore e morte, esposto a Napoli nel 1877) e storici (La Battaglia di Legnano, presentato a Torino nel 1884), mentre conservò maggiore vivezza nei ritratti e nei quadri ispirati alla vita quotidiana (La scuola obbligatoria, Catanzaro, Museo Provinciale), dove restò fedele alle forme del verismo paliziano.
Cortale (Catanzaro) 1827 - 1907
Cresciuto in un ambiente colto e di idee liberali, seguì le lezioni di C. Malpica e F. De Sanctis a Napoli. Nel 1843 si iscrisse all'istituto di Belle Arti come allievo di F. Marsigli, al quale ben presto preferì G. Bonolis e la sua scuola libera. Nel 1848 combatté nella Guardia Nazionale in Calabria e per motivi politici solo nel 1855 poté tornare a Napoli.Da quest’epoca si accostò alternativamente ora al Romanticismo in veste realista di D. Morelli (La barca di Caronte, 1857, Catanzaro, Museo Provinciale), ora al Naturalismo di F. Palizzi (La tradita, Parigi, Louvre, esposto a Napoli nel 1859 assieme a Il giudizio di Minosse). Nel 1860 seguì Garibaldi fino alla battaglia del Volturno, esperienza tradotta sia in dipinti legati ad aspetti di quotidianità (Bivacco di garibaldini, Catanzaro, Museo Provinciale), sia in opere celebrative come La battaglia di Capua (Reggio di Calabria, Museo Archeologico, esposto a Firenze nel 1861). Con l’aiuto di M. Lenzi nel 1862 fondò la scuola d’arte a Cortale intitolata a Garibaldi. A questi anni risale anche l'inizio dell’impegno politico che lo portò a ricoprire diverse cariche ufficiali. Alla Promotrice di Napoli del 1866 presentò II miglior modo di viaggiare in Calabria (Napoli, Museo di Castel Nuovo), dipinto che per la vena polemica sollevò gli appunti di V. Imbriani e di F. Palizzi e che fu riproposto l’anno successivo assieme a un altro quadro di analoga denuncia sociale. La produzione tarda si arenò nella ripetizione di soggetti allegorici (Amore e morte, esposto a Napoli nel 1877) e storici (La Battaglia di Legnano, presentato a Torino nel 1884), mentre conservò maggiore vivezza nei ritratti e nei quadri ispirati alla vita quotidiana (La scuola obbligatoria, Catanzaro, Museo Provinciale), dove restò fedele alle forme del verismo paliziano.