Castiglione Giuseppe *
CASTIGLIONE GIUSEPPE
Napoli 1829 - dopo il 1916
Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli con G. Smargiassi, completò la sua preparazione a Roma e a Firenze. Nella sua lunga attività artistica spaziò dalla pittura d’interni a quella di paesaggio e di vedute di antichi castelli, ai quadri di soggetto storico, senza tralasciare la ritrattistica. Tra le opere esposte alle biennali borboniche tra il 1848 e il 1859 figurano la cosiddetta Vaccheria di Capodimonte (1851, Caserta, Palazzo Reale), Un interno della chiesa di San Filippo Neri (1855, Napoli, Museo di Capodimonte), Un interno della cattedrale di Napoli (1859, Napoli, Palazzo Reale). Nel 1860 si stabilì a Parigi dove si fece apprezzare ai Salon con ritratti e opere di tema storico-letterario (Pia dei Tolomei, 1868; Maria dei Medici, 1873; Paolo e Francesca, 1899). Alla dettagliata pittura d’interni tornava nel Le Salon Carrée au Musée du Louvre, Parigi, Museo del Louvre). Sporadicamente inviò quadretti di genere alle promotrici napoletane (1867, La Gioventù e La triste novella), e con opere più impegnative fu presente ad altre esposizioni nazionali ed europee (Torino 1880, Pietroburgo 1898, Parigi 1900, Londra 1904).
Napoli 1829 - dopo il 1916
Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli con G. Smargiassi, completò la sua preparazione a Roma e a Firenze. Nella sua lunga attività artistica spaziò dalla pittura d’interni a quella di paesaggio e di vedute di antichi castelli, ai quadri di soggetto storico, senza tralasciare la ritrattistica. Tra le opere esposte alle biennali borboniche tra il 1848 e il 1859 figurano la cosiddetta Vaccheria di Capodimonte (1851, Caserta, Palazzo Reale), Un interno della chiesa di San Filippo Neri (1855, Napoli, Museo di Capodimonte), Un interno della cattedrale di Napoli (1859, Napoli, Palazzo Reale). Nel 1860 si stabilì a Parigi dove si fece apprezzare ai Salon con ritratti e opere di tema storico-letterario (Pia dei Tolomei, 1868; Maria dei Medici, 1873; Paolo e Francesca, 1899). Alla dettagliata pittura d’interni tornava nel Le Salon Carrée au Musée du Louvre, Parigi, Museo del Louvre). Sporadicamente inviò quadretti di genere alle promotrici napoletane (1867, La Gioventù e La triste novella), e con opere più impegnative fu presente ad altre esposizioni nazionali ed europee (Torino 1880, Pietroburgo 1898, Parigi 1900, Londra 1904).