Capparoni Silverio*
CAPPARONI SILVERIO
Roma 1831 - 1907
Figlio di Giuseppe, si formò all'Accademia di San Luca e nello studio di F. Podesti. Esordì con la Gloria di S. Giacomo per l’omonima chiesa romana (1862-1863), opera discussa per l’evidenza delle figure e per l’uso di tonalità scure. Legato per quarant’anni alla committenza ecclesiastica, possedeva un bagaglio di pittura accademico-eclettica di largo respiro su cui si formò la nuova generazione romana di pittura sacra. Fu impegnato nelle chiese di San Marcello al Corso (1861 ca.), Santa Maria in Trastevere (1868-1870), Santi Vincenzo e Anastasio (1876), San Tommaso di Canterbury (1878 ca.), San Tommaso in Parione, San Giu-seppe di Cluny (1900 ca.). Degli anni '90 sono due ritratti (Architetto Monaldi e Vincenzo Zagari ) conservati presso l'Accademia di San Luca.
Roma 1831 - 1907
Figlio di Giuseppe, si formò all'Accademia di San Luca e nello studio di F. Podesti. Esordì con la Gloria di S. Giacomo per l’omonima chiesa romana (1862-1863), opera discussa per l’evidenza delle figure e per l’uso di tonalità scure. Legato per quarant’anni alla committenza ecclesiastica, possedeva un bagaglio di pittura accademico-eclettica di largo respiro su cui si formò la nuova generazione romana di pittura sacra. Fu impegnato nelle chiese di San Marcello al Corso (1861 ca.), Santa Maria in Trastevere (1868-1870), Santi Vincenzo e Anastasio (1876), San Tommaso di Canterbury (1878 ca.), San Tommaso in Parione, San Giu-seppe di Cluny (1900 ca.). Degli anni '90 sono due ritratti (Architetto Monaldi e Vincenzo Zagari ) conservati presso l'Accademia di San Luca.