Capocci Eurisio*
CAPOCCI EURISIO
Napoli 1833 ca. - dopo il 1888
Proveniente da una colta famiglia liberale e attivo patriota, fu allievo dell'Accademia di Napoli e nel 1859 esordì all'ultima Biennale Borbonica (Una famiglia di contadini). Partecipò alla Promotrice napoletana nel 1862 (Un costume di Venafro); nel 1867 inviò da Firenze, dove si era trasferito e dove risiedette fino al 1882, il dipinto II factotum (Napoli, Ufficio Erariale). Dette poi il suo contributo al quadro di storia contemporanea con Gesta brigantesca (1867, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti) che celebrava la politica governativa di repressione del brigantaggio e con l’opera Luisa Sanfelice condotta al carcere (1874, Napoli, sede Rai). Fino al 1888 Capocci fu presente alle promotrici fiorentine (1870, Primavera; 1871, Paese) e a quelle di Napoli (1871, La civiltà del 1870, Napoli, Amministrazione Provinciale; 1888, Contadini di Picinisco-Abruzzi).
Napoli 1833 ca. - dopo il 1888
Proveniente da una colta famiglia liberale e attivo patriota, fu allievo dell'Accademia di Napoli e nel 1859 esordì all'ultima Biennale Borbonica (Una famiglia di contadini). Partecipò alla Promotrice napoletana nel 1862 (Un costume di Venafro); nel 1867 inviò da Firenze, dove si era trasferito e dove risiedette fino al 1882, il dipinto II factotum (Napoli, Ufficio Erariale). Dette poi il suo contributo al quadro di storia contemporanea con Gesta brigantesca (1867, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti) che celebrava la politica governativa di repressione del brigantaggio e con l’opera Luisa Sanfelice condotta al carcere (1874, Napoli, sede Rai). Fino al 1888 Capocci fu presente alle promotrici fiorentine (1870, Primavera; 1871, Paese) e a quelle di Napoli (1871, La civiltà del 1870, Napoli, Amministrazione Provinciale; 1888, Contadini di Picinisco-Abruzzi).