Capalti Alessandro *
CAPALTI ALESSANDRO
Roma 1807 - 1868
Cresciuto in un ambiente ricco di stimoli culturali, completò gli studi letterari per poi frequentare l’Accademia di San Luca a Roma e lo studio di T. Minardi. Si formò copiando Raffaello nelle Logge Vaticane in disegni utilizzati più tardi per l’incisione (1829-39, Roma, Calcografia Nazionale). Fra le molteplici commissioni avute fra il 1829 e il 1848 dai Torlonia, l’unica ancora visibile è la decorazione della Villa di Castel Gandolfo (1829, Mercurio che conduce le Grazie; Le quattro parti del mondo). In queste opere egli si rivelò aggiornato nell’uso dell’affresco e valido esecutore di grandiose macchine compositive in cui plasticità e patetismo si risolvono nella chiarezza del disegno e nella bellezza formale. Quando, invece, nel 1837 eseguì, su incarico del principe F. Borghese, i tre dipinti per la cappella di San Sebastiano nella Villa Aldobrandini a Frascati, adottò un linearismo di stampo purista che giungerà a maturazione nella Circon-cisione della chiesa romana del Gesù (1843 ca). La sua fama è peraltro legata soprattutto alla ritrattistica: già presente nel 1833 con due opere all'Esposizione romana degli Amatori e Cultori, si conquistò in seguito una ricca committenza negli ambienti della nobiltà romana, dell'alta borghesia e fra gli artisti. Nei tanti ritratti conservati all’Accademia di San Luca, in quelli di proprietà Borghese, o in quelli in Palazzo Doria- Pamphilj, seppe modulare il proprio linguaggio secondo la richiesta dei committenti: come nei Bambini Doria-Pamphilj, dove uno sfondo verde e di fiori si armonizza alle figure chiare e lievi; mentre nel ritratto dello scultore Giuseppe Chialli (1845 ca., Città di Castello, Pinacoteca Civica) il personaggio, ripreso durante una pausa del lavoro, acquista un'intensità espressiva che l'accomuna al contemporaneo ritratto dello Scultore Rinaldo Rinaldi di C. Cornienti (Roma, Accademia di San Luca).
Roma 1807 - 1868
Cresciuto in un ambiente ricco di stimoli culturali, completò gli studi letterari per poi frequentare l’Accademia di San Luca a Roma e lo studio di T. Minardi. Si formò copiando Raffaello nelle Logge Vaticane in disegni utilizzati più tardi per l’incisione (1829-39, Roma, Calcografia Nazionale). Fra le molteplici commissioni avute fra il 1829 e il 1848 dai Torlonia, l’unica ancora visibile è la decorazione della Villa di Castel Gandolfo (1829, Mercurio che conduce le Grazie; Le quattro parti del mondo). In queste opere egli si rivelò aggiornato nell’uso dell’affresco e valido esecutore di grandiose macchine compositive in cui plasticità e patetismo si risolvono nella chiarezza del disegno e nella bellezza formale. Quando, invece, nel 1837 eseguì, su incarico del principe F. Borghese, i tre dipinti per la cappella di San Sebastiano nella Villa Aldobrandini a Frascati, adottò un linearismo di stampo purista che giungerà a maturazione nella Circon-cisione della chiesa romana del Gesù (1843 ca). La sua fama è peraltro legata soprattutto alla ritrattistica: già presente nel 1833 con due opere all'Esposizione romana degli Amatori e Cultori, si conquistò in seguito una ricca committenza negli ambienti della nobiltà romana, dell'alta borghesia e fra gli artisti. Nei tanti ritratti conservati all’Accademia di San Luca, in quelli di proprietà Borghese, o in quelli in Palazzo Doria- Pamphilj, seppe modulare il proprio linguaggio secondo la richiesta dei committenti: come nei Bambini Doria-Pamphilj, dove uno sfondo verde e di fiori si armonizza alle figure chiare e lievi; mentre nel ritratto dello scultore Giuseppe Chialli (1845 ca., Città di Castello, Pinacoteca Civica) il personaggio, ripreso durante una pausa del lavoro, acquista un'intensità espressiva che l'accomuna al contemporaneo ritratto dello Scultore Rinaldo Rinaldi di C. Cornienti (Roma, Accademia di San Luca).