Canzio Michele*
CANZIO MICHELE
Genova 1788 - Castelletto Scazzoso (Alessandria) 1868
Si formò alla Ligustica come scenografo e nel 1805 partecipò all'allestimento degli apparati effimeri per la visita genovese di Napoleone. Secondo alcuni biografi, tuttavia, aveva già esordito nel 1801, collaborando con C. Barabino, alla decorazione di Villa Scassi a Genova Sampierdarena. Lavorò alla decorazione del teatro Carlo Felice, presso il quale fu a lungo anche impresario e soprattutto scenografo: in tale attività, documentata da numerosi disegni (Genova, Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso), rivelò una netta adesione all'eclettismo romantico, orientamento espresso anche nell'opera di architetto. Per Carlo Alberto di Savoia, tra il 1842 e il 1843, decorò alcuni ambienti del Palazzo Reale di Genova. Dal 1827 accademico di merito della Ligustica per l'architettura e l’ornato, fu presso la stessa direttore della scuola di ornato. Grazie all’apporto dei suoi allievi, egli profuse il suo impegno nella sua città, soprattutto nella decorazione interna di chiese (N. S. Della Consolazione, SS. Annunziata di Portoria, 1830; S. Francesco da Paola, 1845) e palazzi (De Ferrari Galliera, Doria Spinola della Prefettura; Villa Gropallo allo Zerbino).
Genova 1788 - Castelletto Scazzoso (Alessandria) 1868
Si formò alla Ligustica come scenografo e nel 1805 partecipò all'allestimento degli apparati effimeri per la visita genovese di Napoleone. Secondo alcuni biografi, tuttavia, aveva già esordito nel 1801, collaborando con C. Barabino, alla decorazione di Villa Scassi a Genova Sampierdarena. Lavorò alla decorazione del teatro Carlo Felice, presso il quale fu a lungo anche impresario e soprattutto scenografo: in tale attività, documentata da numerosi disegni (Genova, Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso), rivelò una netta adesione all'eclettismo romantico, orientamento espresso anche nell'opera di architetto. Per Carlo Alberto di Savoia, tra il 1842 e il 1843, decorò alcuni ambienti del Palazzo Reale di Genova. Dal 1827 accademico di merito della Ligustica per l'architettura e l’ornato, fu presso la stessa direttore della scuola di ornato. Grazie all’apporto dei suoi allievi, egli profuse il suo impegno nella sua città, soprattutto nella decorazione interna di chiese (N. S. Della Consolazione, SS. Annunziata di Portoria, 1830; S. Francesco da Paola, 1845) e palazzi (De Ferrari Galliera, Doria Spinola della Prefettura; Villa Gropallo allo Zerbino).