Camino Giuseppe *
CAMINO GIUSEPPE
Torino 1818 - Caluso (Torino) 1890
Seguì i corsi di disegno all'Accademia Albertina e fu allievo di G. Baglioni. Dal 1842 iniziò a esporre alla Promotrice di Torino vedute prospettiche, paesaggi e soggetti storico-letterari. Tra il 1845 e il 1846 compì viaggi di studio a Napoli e a Roma, traendone ispirazione per i propri dipinti (Messa dei primi tempi cristiani in una foresta, 1847, Agliè, Castello). Fra il 1850 e il 1851 soggiornò a Parigi, Ginevra e Londra, rinnovando il suo stile su influsso del Paesismo svizzero e tedesco; nei suoi tempestosi paesaggi è infatti avvertibile il ri-cordo dell'opera di C. Rottman (Il diradarsi del temporale, 1856, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Con gli anni ‘60 i suoi paesaggi assunsero un’atmosfera più serena (Cima delle Alpi, Valle di Gressoney, 1861, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti; Alto Canavese, 1883, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Espose frequentemente alle Promotrici di Genova e Firenze, a Milano e a Bologna. Realizzò anche ritratti e dipinti religiosi (lunetta della chiesa di San Massimo, Torino, in collaborazione con A. Gastaldi). Lavorò anche come scenografo per il teatro Scribe (1858) e per il Regio di Torino (1873).
Torino 1818 - Caluso (Torino) 1890
Seguì i corsi di disegno all'Accademia Albertina e fu allievo di G. Baglioni. Dal 1842 iniziò a esporre alla Promotrice di Torino vedute prospettiche, paesaggi e soggetti storico-letterari. Tra il 1845 e il 1846 compì viaggi di studio a Napoli e a Roma, traendone ispirazione per i propri dipinti (Messa dei primi tempi cristiani in una foresta, 1847, Agliè, Castello). Fra il 1850 e il 1851 soggiornò a Parigi, Ginevra e Londra, rinnovando il suo stile su influsso del Paesismo svizzero e tedesco; nei suoi tempestosi paesaggi è infatti avvertibile il ri-cordo dell'opera di C. Rottman (Il diradarsi del temporale, 1856, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Con gli anni ‘60 i suoi paesaggi assunsero un’atmosfera più serena (Cima delle Alpi, Valle di Gressoney, 1861, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti; Alto Canavese, 1883, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Espose frequentemente alle Promotrici di Genova e Firenze, a Milano e a Bologna. Realizzò anche ritratti e dipinti religiosi (lunetta della chiesa di San Massimo, Torino, in collaborazione con A. Gastaldi). Lavorò anche come scenografo per il teatro Scribe (1858) e per il Regio di Torino (1873).