Bozzini Paolo *
BOZZINI PAOLO
Piacenza 1815 - 1892
Allievo fra il 1829 e il 1833 dell’istituto d’Arte F. Gazzola di Piacenza, ebbe per maestro C. Viganoni, del quale terminò il Transito della Vergine (Piacenza, Cattedrale) e di cui realizzò il ritratto (1839, Piacenza, Istituto Gazzola). Inviato a perfezionarsi a Roma, grazie all'appoggio di L. Giulieri, studiò presso V. Ca- muccini, ottenendo un premio all’Accademia di San Luca nel 1840. Dell'alunnato romano resta traccia nel neoclassico San Ludovico (1842, Piacenza, chiesa di Santa Maria di Campagna). Rientrato da Roma nel 1843, risiedette a Torino fino al 1848 per stabilirsi poi definitivamente a Piacenza, dove si dedicò, tra l'altro, ai ritratti in miniatura. Numerosissime le commissioni sacre, la più importante delle quali è il neosecentesco Martirio di Santa Giustina (1861, Piacenza, Cattedrale). Sperimentò con successo anche la pittura di storia (Il conte Arcelli rifiuta di consegnare la rocca di Piacenza al Carmagnola, 1855; Correggio presenta la Madonna di san Girolamo, 1870, entrambe a Piacenza, coll. privata). Decorò alcune sale del Municipio piacentino con episodi di storia risorgimentale (Vittorio Emanuele libera l'Italia, 1859; Garibaldi sbarca a Marsala, 1860).
Piacenza 1815 - 1892
Allievo fra il 1829 e il 1833 dell’istituto d’Arte F. Gazzola di Piacenza, ebbe per maestro C. Viganoni, del quale terminò il Transito della Vergine (Piacenza, Cattedrale) e di cui realizzò il ritratto (1839, Piacenza, Istituto Gazzola). Inviato a perfezionarsi a Roma, grazie all'appoggio di L. Giulieri, studiò presso V. Ca- muccini, ottenendo un premio all’Accademia di San Luca nel 1840. Dell'alunnato romano resta traccia nel neoclassico San Ludovico (1842, Piacenza, chiesa di Santa Maria di Campagna). Rientrato da Roma nel 1843, risiedette a Torino fino al 1848 per stabilirsi poi definitivamente a Piacenza, dove si dedicò, tra l'altro, ai ritratti in miniatura. Numerosissime le commissioni sacre, la più importante delle quali è il neosecentesco Martirio di Santa Giustina (1861, Piacenza, Cattedrale). Sperimentò con successo anche la pittura di storia (Il conte Arcelli rifiuta di consegnare la rocca di Piacenza al Carmagnola, 1855; Correggio presenta la Madonna di san Girolamo, 1870, entrambe a Piacenza, coll. privata). Decorò alcune sale del Municipio piacentino con episodi di storia risorgimentale (Vittorio Emanuele libera l'Italia, 1859; Garibaldi sbarca a Marsala, 1860).