Boni Carlo Filippo*
BONI CARLO FILIPPO
Ancona 1818 - 1887
Allievo dell’Accademia di San Luca a Roma dal 1836, si inserì nella corrente antiaccademica legata al movimento romantico. Trasferitosi all’Accademia di Venezia, vi seguì i corsi di ornato, architettura e prospettiva avvicinandosi alla tradizione del vedutismo veneto. Fra il 1838 e il 1840 frequentò l’Accademia di Brera e a Milano restò fino al 1848 quando, con A. Fontanesi, partecipò alle Cinque giornate riparando poi in Francia. Alcune vedute di Parigi (Ancona, Pinacoteca Comunale) testimoniano del suo soggiorno in quella città fino ai primi anni '50. Tra il 1853 e il 1860 fu di nuovo a Roma, dove trasse spunto per suggestive vedute della città e della campagna circostante (Veduta presa dal Lago d'Albano, esposto a Par-ma nel 1870). Rientrato ad Ancona, lasciò qui una ricca collezione di studi, paesaggi (Veduta del porto da San Ciriaco, Veduta dell’Arsenale, La Polveriera) e quadri di soggetto commemorativo (Ingresso di Vittorio Emanuele II in Ancona), tutti conservati presso la Pinacoteca Comunale.
Ancona 1818 - 1887
Allievo dell’Accademia di San Luca a Roma dal 1836, si inserì nella corrente antiaccademica legata al movimento romantico. Trasferitosi all’Accademia di Venezia, vi seguì i corsi di ornato, architettura e prospettiva avvicinandosi alla tradizione del vedutismo veneto. Fra il 1838 e il 1840 frequentò l’Accademia di Brera e a Milano restò fino al 1848 quando, con A. Fontanesi, partecipò alle Cinque giornate riparando poi in Francia. Alcune vedute di Parigi (Ancona, Pinacoteca Comunale) testimoniano del suo soggiorno in quella città fino ai primi anni '50. Tra il 1853 e il 1860 fu di nuovo a Roma, dove trasse spunto per suggestive vedute della città e della campagna circostante (Veduta presa dal Lago d'Albano, esposto a Par-ma nel 1870). Rientrato ad Ancona, lasciò qui una ricca collezione di studi, paesaggi (Veduta del porto da San Ciriaco, Veduta dell’Arsenale, La Polveriera) e quadri di soggetto commemorativo (Ingresso di Vittorio Emanuele II in Ancona), tutti conservati presso la Pinacoteca Comunale.