Bilancioni Guglielmo *
BILANCIONI GUGLIELMO
Rimini (Forlì) 1836 - 1907
Dopo un primo alunnato presso L. Pedrizzi nella Scuola d’Arte di Rimini, grazie a una borsa di studio ebbe la possibilità di recarsi a Roma e studiare presso l’Accademia di San Luca con F. Coghetti. Al soggiorno fiorenti-no, da datarsi attorno al 1860, sono riferibili opere come la Veduta di Palazzo Vecchio (Rimini, Museo Civico) e l’Autoritratto (Rimini, coll. privata), con cui guardò agli esiti macchiaioli, specie alla ritrattistica di G. Fattori. Nei dipinti successivi, eccezion fatta per le vedute dal vero, preferì mantenere l’assunto accademico derivatogli dall'esperienza romana. Artista prolifico e assai attivo nella sua città, nel1870 affrescò lo stabilimento balneare del Kursaal (perduto) e successivamente la cupola della chiesa di Santa Chiara. Eseguì ritratti (Gugliemo Massani, 1875, Rimini, Museo Civico) e paesaggi derivanti dai soggiorni in Grecia, Egitto e Sardegna (Atene veduta dal Pireo, 1881, Rimini, Museo Civico; Uno sfondo della miniera di Gramatico, esposto a Roma nel 1903).
Rimini (Forlì) 1836 - 1907
Dopo un primo alunnato presso L. Pedrizzi nella Scuola d’Arte di Rimini, grazie a una borsa di studio ebbe la possibilità di recarsi a Roma e studiare presso l’Accademia di San Luca con F. Coghetti. Al soggiorno fiorenti-no, da datarsi attorno al 1860, sono riferibili opere come la Veduta di Palazzo Vecchio (Rimini, Museo Civico) e l’Autoritratto (Rimini, coll. privata), con cui guardò agli esiti macchiaioli, specie alla ritrattistica di G. Fattori. Nei dipinti successivi, eccezion fatta per le vedute dal vero, preferì mantenere l’assunto accademico derivatogli dall'esperienza romana. Artista prolifico e assai attivo nella sua città, nel1870 affrescò lo stabilimento balneare del Kursaal (perduto) e successivamente la cupola della chiesa di Santa Chiara. Eseguì ritratti (Gugliemo Massani, 1875, Rimini, Museo Civico) e paesaggi derivanti dai soggiorni in Grecia, Egitto e Sardegna (Atene veduta dal Pireo, 1881, Rimini, Museo Civico; Uno sfondo della miniera di Gramatico, esposto a Roma nel 1903).