Bianco Beniamono*
BIANCO BENIAMINO
Fasano (Brindisi) 1863 - 1938
Sollecitato all’arte dal fratello Tommaso, studiò all’istituto di Belle Arti di Napoli seguendo le lezioni di G. Toma; al maestro rimarrà debitore della vena di intimismo e delle scelte cromatiche dei suoi quadri di genere. Nel 1885 si trasferì a Parigi con il fratello (il quale lavorò nello studio fotografico di F. T. Nadar) e qui rimase per cinque anni, dedicandosi soprattutto alla fotografia. Nel 1901 tornò nella sua città natale: oltre ai ritratti, alle nature morte, alle scene di genere, si dedicò alle tele di paesaggio, con vedute della campagna circostante e con nitidi scorci urbani (Tetti di Fasano, coll. privata).
Fasano (Brindisi) 1863 - 1938
Sollecitato all’arte dal fratello Tommaso, studiò all’istituto di Belle Arti di Napoli seguendo le lezioni di G. Toma; al maestro rimarrà debitore della vena di intimismo e delle scelte cromatiche dei suoi quadri di genere. Nel 1885 si trasferì a Parigi con il fratello (il quale lavorò nello studio fotografico di F. T. Nadar) e qui rimase per cinque anni, dedicandosi soprattutto alla fotografia. Nel 1901 tornò nella sua città natale: oltre ai ritratti, alle nature morte, alle scene di genere, si dedicò alle tele di paesaggio, con vedute della campagna circostante e con nitidi scorci urbani (Tetti di Fasano, coll. privata).