Bianchini Antonio*
BIANCHINI ANTONIO
Roma 1803 - 1884
Umanista e teologo, nel 1827 fondò, con l’incisore F. Mercuri e G. Cannonieri, la Società Tipografica; tra il 1831 e il 1853 collaborò al Giornale Arcadico, a L'Album e a L'Ape Italiana. Nel 1830 fu ammesso all’Arcadia e dal 1833 al 1853 fu segretario della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma, mentre nel 1848 pubblicò il “manifesto” del purismo romano: Del purismo nelle Arti, firmato da J. Overbeck, T. Minardi e P. Tenerani. In pittura si allineò a quei principi, sia nel preferire soggetti sacri sia nello stile (ispirato questo a Raffaello “giovane”), come risulta evidente nelle opere che si conservano all’Accademia di San Luca e nella pala della romana SS. Trinità dei Pellegrini. Come restauratore lavorò nella Galleria delle Carte al Vaticano (1850), nella cappella sotterranea di Santa Scolastica a Subiaco (1853-1854) e nella cappella del Corporale nel duomo di Orvieto (1855 e 1860).
Roma 1803 - 1884
Umanista e teologo, nel 1827 fondò, con l’incisore F. Mercuri e G. Cannonieri, la Società Tipografica; tra il 1831 e il 1853 collaborò al Giornale Arcadico, a L'Album e a L'Ape Italiana. Nel 1830 fu ammesso all’Arcadia e dal 1833 al 1853 fu segretario della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma, mentre nel 1848 pubblicò il “manifesto” del purismo romano: Del purismo nelle Arti, firmato da J. Overbeck, T. Minardi e P. Tenerani. In pittura si allineò a quei principi, sia nel preferire soggetti sacri sia nello stile (ispirato questo a Raffaello “giovane”), come risulta evidente nelle opere che si conservano all’Accademia di San Luca e nella pala della romana SS. Trinità dei Pellegrini. Come restauratore lavorò nella Galleria delle Carte al Vaticano (1850), nella cappella sotterranea di Santa Scolastica a Subiaco (1853-1854) e nella cappella del Corporale nel duomo di Orvieto (1855 e 1860).