Biagetti Biagio *
BIAGETTI BIAGIO
Porto Recanati (Macerata) 1877 - Macerata 1948
Discepolo e collaboratore di L. Seitz, studiò a Roma tra il 1894 e il 1898. Fra le sue prime opere è la lunetta a fresco con La Madonna fra gli angeli (1901, Recanati, chiesa di San Leopardo). Dal 1909 al 1918 lavorò a importanti commissioni riguardanti cicli a fresco nella collegiata di San Biagio a Pollenza, nella basilica del Santo a Padova (1910), nella chiesa di San Giacomo a Udine, nella basilica di Loreto e ancora nelle cattedrali di Treviso, di Parma e di Jesi. Opere a mosaico si trovano a Roma nella chiesa di Santa Croce al Flaminio e in San Giovanni in Laterano. Accanto all'attività artistica sviluppò interesse per la critica e la saggistica collaborando per la rivista L'Artista moderno e per Arte cristiana. Divenuto direttore artistico delle pitture dei Palazzi Apostolici (1921), istituì il primo laboratorio di restauro (1922) occupandosi poi anche della sistemazione e decorazione della Pinacoteca Vaticana. Fornito di grande preparazione teorica e versatilità tecnica, con le sue ricerche sul Simbolismo e sul Divisionismo e con la sua opera diede impulso al rinnovamento dell’arte religiosa in Italia.
Porto Recanati (Macerata) 1877 - Macerata 1948
Discepolo e collaboratore di L. Seitz, studiò a Roma tra il 1894 e il 1898. Fra le sue prime opere è la lunetta a fresco con La Madonna fra gli angeli (1901, Recanati, chiesa di San Leopardo). Dal 1909 al 1918 lavorò a importanti commissioni riguardanti cicli a fresco nella collegiata di San Biagio a Pollenza, nella basilica del Santo a Padova (1910), nella chiesa di San Giacomo a Udine, nella basilica di Loreto e ancora nelle cattedrali di Treviso, di Parma e di Jesi. Opere a mosaico si trovano a Roma nella chiesa di Santa Croce al Flaminio e in San Giovanni in Laterano. Accanto all'attività artistica sviluppò interesse per la critica e la saggistica collaborando per la rivista L'Artista moderno e per Arte cristiana. Divenuto direttore artistico delle pitture dei Palazzi Apostolici (1921), istituì il primo laboratorio di restauro (1922) occupandosi poi anche della sistemazione e decorazione della Pinacoteca Vaticana. Fornito di grande preparazione teorica e versatilità tecnica, con le sue ricerche sul Simbolismo e sul Divisionismo e con la sua opera diede impulso al rinnovamento dell’arte religiosa in Italia.