Ashton Federico *
ASHTON FEDERICO
Milano 1836 (o 1840) - Valico del Sempione (Svizzera) 1909
Di origine inglese, studiò a Milano all'Accademia di Brera con G. Fasanotti e L. Riccardi, completando in seguito la propria formazione con un soggiorno in Svizzera a fianco del paesaggista A. Calame. Nel 1859 con Un bivacco dell'esercito francese, quadro di paesaggio con figure, debuttava all’Esposizione di Brera, dove comparì quasi senza interruzioni tra il 1861 e il 1888, partecipando intanto assiduamente anche alle Promotrici di Torino e di Genova. Dopo una parentesi romana tra il 1872 e il 1880, fu per qualche tempo a Norway dove trasse numerosi paesaggi, poi per quattro anni a Domodossola, prima di stabilirsi defi-nitivamente a Pallanza, sulle rive del lago Maggiore. Le sue numerose vedute (fra tutte, Baite dell'Alpe Veglia e Monte Leone, Novara, Galleria Paolo e Adele Giannoni), furono prevalentemente dedicate a paesaggi alpini della Svizzera, contribuendo, anche in virtù della assidua presenza espositiva, alla diffusione di un genere di paesaggio romantico di largo successo.
Milano 1836 (o 1840) - Valico del Sempione (Svizzera) 1909
Di origine inglese, studiò a Milano all'Accademia di Brera con G. Fasanotti e L. Riccardi, completando in seguito la propria formazione con un soggiorno in Svizzera a fianco del paesaggista A. Calame. Nel 1859 con Un bivacco dell'esercito francese, quadro di paesaggio con figure, debuttava all’Esposizione di Brera, dove comparì quasi senza interruzioni tra il 1861 e il 1888, partecipando intanto assiduamente anche alle Promotrici di Torino e di Genova. Dopo una parentesi romana tra il 1872 e il 1880, fu per qualche tempo a Norway dove trasse numerosi paesaggi, poi per quattro anni a Domodossola, prima di stabilirsi defi-nitivamente a Pallanza, sulle rive del lago Maggiore. Le sue numerose vedute (fra tutte, Baite dell'Alpe Veglia e Monte Leone, Novara, Galleria Paolo e Adele Giannoni), furono prevalentemente dedicate a paesaggi alpini della Svizzera, contribuendo, anche in virtù della assidua presenza espositiva, alla diffusione di un genere di paesaggio romantico di largo successo.