Altobelli Gioacchino
ALTOBELLI GIOACCHINO
Terni 1815 ca. - Roma ?
Formatosi all’Accademia di San Luca tra il 1835 e il 1838, il pittore ternano legò il proprio nome alle tormentate vicende della realizzazione del sipario per il teatro Nuovo di Spoleto, impresa per la quale fu proposto senza successo dal romano G. Masella. A memoria di un primo impegno, assunto con la direzione teatrale (in seguito il contratto fu rescisso a favore di F. Coghetti), resta tuttavia un bozzetto raffigurante La distruzione di Spoleto da parte del Barbarossa (Spoleto, teatro Nuovo). In seguito si dedicò prevalentemente alla fotografia acquistando notorietà per i collages e i fotomontaggi dove ricercava effetti simili alla pittura: come il Chiaro di luna al Foro Romano (1866), o la Dichiarazione del dogma dell'infallibilità del papa (1870), dove inserì ritratti fotografici su una ricostruzione pittorica dell’interno della basilica di San Pietro.
Terni 1815 ca. - Roma ?
Formatosi all’Accademia di San Luca tra il 1835 e il 1838, il pittore ternano legò il proprio nome alle tormentate vicende della realizzazione del sipario per il teatro Nuovo di Spoleto, impresa per la quale fu proposto senza successo dal romano G. Masella. A memoria di un primo impegno, assunto con la direzione teatrale (in seguito il contratto fu rescisso a favore di F. Coghetti), resta tuttavia un bozzetto raffigurante La distruzione di Spoleto da parte del Barbarossa (Spoleto, teatro Nuovo). In seguito si dedicò prevalentemente alla fotografia acquistando notorietà per i collages e i fotomontaggi dove ricercava effetti simili alla pittura: come il Chiaro di luna al Foro Romano (1866), o la Dichiarazione del dogma dell'infallibilità del papa (1870), dove inserì ritratti fotografici su una ricostruzione pittorica dell’interno della basilica di San Pietro.