L'autentica "apre" la transazione

On 15 May 2014

di Maria Adelaide Marchesoni, Il Sole 24Ore, 10 maggio 2014

 

 

 

 

L'autenticazione di un'opera è spesso fondamentale per completare una transazione. I compratori la considerano una garanzia esplicita. Recentemente, la Corte di Cassazione di Parigi ha confermato il diritto per l'esperto d'arte di rifiutare l'autenticazione di un'opera. per arrivare a questa decisione ci sono voluti nove anni e la sentenza ha convalidato la libertà dell'esperto di esprimere il giudizio per l'autenticità senza pressioni di responsabilità giuridica. La disputa ha coinvolto il proprietario del dipinto "Maison Blanche" attribuito al pittore Jean Metzinger (1883-1956), e Bozena Nikiel, nota esperta delle opere di  Metzinger, nonchè autrice di un catalogo ragionato sull'opera dell'artista oltre a detenere il diritto morale dell'opera di Metzinger, diritto che le conferisce la possibilità di attribuire le opere d'arte all'artista. Il proprietario era in procinto di vendere il dipinto, ma per completare la transazione aveva bisogno del certificato di autenticità da parte dell'esperta e l'assicurazione che il dipinto sarebbe stato inserito nel catalogo ragionato. Nel 2005, Nikiel ha dichiarato che non poteva autenticare il dipinto perchè non aveva soddisfatto il livello qualitativo.  Il giudizio ha comportato una serie di azioni legali da parte del proprietario, un risarcimento di 30.000 euro in quanto la sentenza stabilì che Bozena Nikiel aveva ingiustamente rifiutato di autenticare il lavoro. Nel gennaio, la Corte di cassazione di Parigi ha annullato la sentenza in quanto la decisione ha violato gli articoli 9 e 10 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che garantiscono la libertà di pensiero e di espressione.
 La sentenza è una vittoria per gli esperti d'arte e, anche se limitata al territorio francese, avrà un' influenza positiva per controversie analoghe. Un recente articolo del Wall Street Journal ha sottolineato come sia diventato difficile questo "mestiere". I comitati che gestiscono il patrimonio di artisti come Keith Haring e Andy Warhol hanno preferito terminare l'attività piuttosto che affrontare la minaccia di contenziosi per il rilascio di un parere impopolare o erroneo. Esemplare una vicenda che dura da trent'anni per l'autenticazione di un potenziale dipinto di Mark Rothko acquistato dal collezionista Douglas Himmelfarb in un'asta per 319,50 dollari, il cui valore oggi si aggira sui 20 milioni di dollari. Nonostante sussistano prove, gli esperti non sono intenzionati a rilasciare l'autentica. Il dipinto "Ex.NO.7" , con gli iconici blocchi di colore rettangolari sovrapposti porta la firma dell'artista e il nome della California School of Fine Arts (oggi San Francisco Art Institute), dove Rothko insegnò nel 1949. L'opera proveniva dalla collezione di Mollye Teitelbaum acquistata nel 1964. L'esperto, David Anfam, che ha effettuato il catalogo ragionato nel 1998, ha rifiutato di inserire l'opera. Il rilascio dell'autenticità è molto importante: a seguito di sfortunate vicende economiche il dipinto potrebbe ora essere l'ancora di salvezza considerando che anche l'ultimo bene, una proprietà alle Hawaii, è stata sequestrata dal Governo americano.

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