Raimondi Edoardo *
Parma 1837 - Reggio nell'Emilia 1919
Figlio del pittore C. Raimondi Toschi, si segnalò soprattutto come paesista, vicino alla lezione di A. Fontanesi (Paesaggio padano, Parma, coll. Camera di Commercio), e come autore di quadri di genere e di soggetti mi-litari (Battaglia di Villafranca, Parma, Pinacoteca Stuard). Negli anni '60 abitò a Milano (in casa Crescioni), dove esordì alle mostre di Brera con tele legate a episodi delle campagne di guerra del 1859-1860 (1861, L'arrivo di un'avanguardia del Reggimento Piemonte Reale, Effetto d'alba nel napoletano-scena del brigantaggio, Un cortile rustico), seguite da opere di soggetto orientale (1864, I Turcos a Robecchetto, La Quiete, Costumi del Cairo). Negli anni successivi alternò dipinti ispirati alle guerre d’Indipendenza a soggetti realisti tratti in Liguria (Il merciajuolo di Chiavari, esposto a Genova nel 1868), nella campagna romana (I butteri-campagna romana-mattino, Dintorni di Roma-i cavallari, esposti a Genova nel 1879), nei dintorni di Parma (I mandriani e II Viatico- dintorni di Parma-studio dal vero, inviati a Milano nel 1872) e sul Po (Rivieraschi del Po fuggenti l'inondazione del dicembre 1872, esposto a Napoli nel 1877; Un mattino d'ottobre sulle rive del Po, esposto a Roma nel 1883). Numerosi anche i dipinti legati alla vita dei campi (Le spigolatrici nei dintorni di Pisa, La mandriana di tacchini, esposti a Genova nel 1877). Fu assiduo alle mostre fino al 1894; nel 1910 alcuni suoi studi veneziani comparvero alla Mostra della Società di Belle Arti di Firenze.