Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Ghedina Giuseppe*

GHEDINA GIUSEPPE
Cortina d'Ampezzo (Belluno) 1825 - 1896
Dal 1838 al 1844 fu allievo dell’Accademia di Venezia, dove seguì i corsi di L. Lipparini e di M. Grigoletti. Si trasferì poi a Roma, traendo da questo soggiorno la vena purista riconoscibile nelle sue opere successive, accanto ai più frequenti recuperi della pittura veneta del Cinquecento. Rientrato a Venezia nel 1852, vinse il concorso per la pittura di storia con Andrea Contarini costretto ad accettare il dogado (Venezia, Galleria dell'Accademia). Alle opere di argomento storico e letterario, frequenti agli inizi della sua carriera (Dante che visita Giotto, esposto a Brera nel 1859), alternò la pittura sacra, genere che gli valse numerosi incarichi in Veneto e in Friuli (chiese di Cortina d'Ampezzo, Solagna, Stevenà, Tarcento). Artista di fama ormai consolidata, nel 1876 fu incaricato del restauro degli affreschi del Pordenone nella loggia comunale di Udine. L'attività di decoratore è documentata anche dall'unico ciclo profano superstite (Celebrazione delle attività umane), eseguito nella casa cortinese della sua famiglia, in collaborazione con i fratelli Angelo e Luigi. Quest'ultimo (1829-1900) si cimentò in diverse tecniche artistiche e fu autore di ritratti, caricature e paesaggi.
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