Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Costetti Giovanni *

COSTETTI GIOVANNI
Reggio nell'Emilia 1874 - Settignano (Firenze) 1948
Figlio di un intagliatore, ex-combattente dei Mille, nel 1886 rientrò con la famiglia a Reggio (dopo un soggiorno a Bologna) e si iscrisse alla Scuola di disegno. Insofferente dell’insegnamento accademico, durante il servizio militare a Torino (1895- 1897) ebbe modo di approfondire l’interesse per A. Fontanesi e conoscere riproduzioni di P. de Chavannes e D. G. Rossetti. Dopo un soggiorno in Svizzera (1897), ottenne il legato Sanguinetti che gli permise di recarsi a Firenze (1898) per frequentare la Scuola del Nudo di G. Fattori. Entrò nella cerchia di A. Spadini, G. Graziosi, A. Soffici e, nel 1899, tenne una mostra ispirata allo studio dei maestri del Rinascimento. Infaticabile promotore culturale, capace di rinnovarsi alla continua ricerca di nuovi linguaggi attirandosi talora l’accusa di eccessivo eclettismo, distrusse parte delle opere del suo primo periodo. Nel 1900 era a Parigi, dove conobbe A. Rodin e si avvicinò al colorismo di P. Cezanne. Tornato a Firenze (1901), strinse amicizia con D. Baccarini, R. Ferenzona e D. Rambelli, aprendosi a esperienze simbolite (Ritratto di G. Papini, 1902, coll. privata; La francese, 1905-1910, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti); soprattutto si accostò alla pittura di A. Böcklin divenendo poi, per G. de Chirico, il tramite privilegiato con l’opera dello svizzero. Espose alla Quadriennale torinese del 1902 (Bohémiennes) e alle biennali veneziane dal 1903 al 1912. Collaborò alla rivista di G. Papini Leonardo (1903-05), illustrò opere di D'Annunzio e intorno al 1910 fu introdotto nell’ambiente dei movimenti mistici fiorentini, stringendo sodalizio con gli “spiritualisti” G. Sforni e D. Viterbo.
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