Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Carelli Raffaele *

CARELLI RAFFAELE
Monopoli (Bari) 1795 - Napoli 1864
Discendente da una famiglia di artisti, ebbe i primi insegnamenti artistici dal padre Settimio. Dopo un inizio di ritrattista, si trasferì nel 1805 a Napoli dove frequentò dapprima la bottega di un restauratore e, dal 1819 al 1821, lo studio del paesista W. Huber di cui divenne assistente. Non senza conseguenze fu poi l'incontro con A. Pitloo e con il pittore russo S. F. Scedrin per l'avvio a una pittura di compromesso fra il preziosismo nordico del paesaggio e l'individuazione pittoresca delle figure che lo animano. Nel frattempo era venuto in contatto, grazie al poeta genovese G. Ponte, con facoltose famiglie svizzere trapiantate a Napoli, i Bourgui- gnon e i Meuricoffre che, insieme al conte di Montesantangelo e al duca di Terranova, furono suoi protettori. Al repertorio di paesaggi affiancò scene di costume e soggetti di carattere documentario e cronachistico, comparendo alle Biennali Borboniche a partire dal 1826 (fra le altre, la Veduta della chiesa dell'Avvocateli alla Cava, Napoli, Prefettura). Premiato alla Biennale del 1833 l'artista, che fin dal 1830 risultava professore onorario del Regio Istituto di Belle Arti, ottenne un nuovo riconoscimento all’Esposizione del 1835 grazie al dipinto Conoscitori e negozianti di quadri antichi (coll. privata), una “bambocciata” rivelatrice del suo interesse per il tedesco F. Catel. Dalla fine degli anni '30 (Marina di Pozzuoli, 1837, Giulianova, Pinacoteca) diradò gli impegni di pittore per dedicarsi all'attività di mercante e di perito d’arte. Maturò un’interessante esperienza in occasione dei viaggi compiuti, al seguito del duca di Devonshire, nel 1834 in Italia meridionale e a Malta nel 1839 in Oriente; nel corso di quest'ultimo realizzò una cinquantina di acquerelli, che documentano lo spirito romantico dell’impresa (Chatsworth Settlement, The 6th Duke of Devonshire’s albums).
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