Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Cannicci Nicolò *

CANNICCI NICOLÒ
Firenze 1846 - 1906
Dopo aver avuto i primi insegnamenti dal padre Gaetano, fu tra gli allievi di E. Pollastrini all’Accademia di Firenze, entrando dal 1866 nella Scuola Libera del Nudo di A. Ciseri. Nel 1868, per problemi di salute, lasciò Firenze per ritirarsi a San Gimignano. Partecipe dei principi ispiratori del Naturalismo, fu osservatore attento e sensibile della realtà, ricavando dai soggetti agresti motivi di quieta poesia. Alla Promotrice di Firenze del 1872 presentò tre quadri di genere (Una famiglia, Cenerentola, Filo elettrico) che ottennero un buon successo. Nel 1875 si recò a Parigi in compagnia di G. Fattori, F. Gioli ed E. Ferroni, e là ebbe ulteriori conferme dell'attualità culturale della sua scelta figurativa. I suoi quadri incontravano sempre più il gusto della critica: T. Signorini e D. Martelli ne tessevano le lodi e importanti mercanti d'arte come L. Pisani lo vollero nella propria “scuderia”. Partecipò con successo alle mostre di Parigi del 1878 (Vita tranquilla), di Torino del 1884 (La seminagione del grano in Toscana, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) e di Vene-zia del 1887 (Rogazioni). Nel 1890 illustrò una delle novelle della Veglia di Neri per l’amico R. Fucini. Dopo un periodo di ricovero in ospedale psichiatrico, nel 1893 si ritirò a vivere a Montemiccioli, nei pressi di Volterra, restando in contatto con Signorini e Gioli. Nonostante il precario stato di salute, la pittura di questi anni mostra l'aggiornamento verso uno stile più evoluto nella resa dei valori luminosi e atmosferici (Le anitre, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti).
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