Dictionary of Artists

 

To meet the requirement of scholars, art dealers, collectors or simple amateurs of having a quick and effective tool at their disposal to satisfy the various exigencies connected with the world of art, first of all the in-depth analysis of the work of painters, sculptors, engravers, photographers, etc., the "Dictionary of artists" puts itself up as an annotated list of names, sometimes accompanied, if marked by an asterisk, by a biography and by some signature examples.

Each artist is matched with a series of index cards regarding the works registered in the Data Bank of the Matteucci Institute, which can be issued on request.

The biographies are taken from the Dizionario degli artisti edited by Cristina Bonagura, integral part of the work Pittori & pittura dell'Ottocento italiano (1996-1997), coordinated by Giuliano Matteucci with the cooperation of Paul Nicholls and realized by the Redazioni Grandi Opere of the "Istituto Geografico De Agostini", to whom the Matteucci Institute expresses its sincere thanks for authorizing the circulation of the texts on line.

 

Campriani Alceste *

CAMPRIANI ALCESTE
Terni 1848 - Lucca -1933
Giunto nel 1861 a Napoli, dove seguì il padre in esilio dallo Stato pontificio, tra il 1862 e il 1869 fu allievo, all’Accademia, di G. Smargiassi, G. Mancinelli e R. Postiglione. Dopo alcune prove di chiara impronta palizziana si accostò alla Scuola di Resina risolvendo i suoi studi dal vero in una limpida percezione visiva supportata da una tavolozza luminosa e da un fare compendiario. Dal 1870 al 1884 si legò al mercante parigino A. Goupil aderendo a un bozzettismo dagli accenti pittoreschi sull’esempio di M. Fortuny (Ritorno a Montevergine, esposto a Torino nel 1880). Tornato a Napoli nel 1871, dopo un soggiorno a Parigi e a Londra si inserì in un ampio circuito espositivo (espose tra l'altro a Napoli dal 1867 al 1897, a Milano dal 1881 al 1906 e a Roma dal 1883 al 1911) grazie al quale i suoi lavori, in prevalenza scorci del paesaggio partenopeo (Golfo di Napoli da Mergellina, Napoli, coll. privata), trovarono un’ampia diffusione, soprattutto all’estero. Agli anni ’90 risalgono alcuni interventi decorativi come quelli, in stile floreale, nel Palazzo della Borsa di Napoli (1897-1898), e i dipinti nei quali mostrava l'accoglimento di motivi simbolisti (Solitudine, Campagna danese, Napoli, Galleria dell'Accademia). Dal 1891 si stabilì a Lucca dove diresse la locale Accademia.
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