Per proteggere gli esperti che danno un parere sull'autenticità di un'opera c'è una proposta di legge nello stato di New York che per ora ha passato la prima delle due camere. Ne abbiamo parlato con Ronald D. Spencer, presidente della sezione diritto dell'arte presso lo studio Carter Ledyard & Milburn LLP di New York.
Perchè ci vuole una legge ad hoc?
I due grandi temi del diritto dell'arte sono l'autenticità e la titolarità. Senza l'autenticazione non può essere un mercato dell'arte funzionante. Anzi, l'intero mondo dell'arte si basa su questo principio. Il problema è che gli esperti sono preoccupati di essere citati in giudizio per le opinioni che danno sull'autenticità di un'opera, e per questo sono diventati sempre più ambigui nelle loro affermazioni, ma tale ambiguità non va a vantaggio di nessuno. Per risolvere questo problema è necessario proteggerli legalmente.
Può riassumerci il testo della proposta di legge?
La proposta di legge è composta da una serie di modifiche a diverse sezioni della legge già esistente sulle arti e le attività culturali. Le disposizioni chiave sono: 1) in una vendita coperta dalla legge di New York sulle arti e le attività culturali (quindi non in tutte le vendite d'arte), il parere di un autenticatore non darà luogo ad una richiesta di garanzia, e2) i giudici hanno l'opzione di dare la possibilità di recuperare le spese legali agli autenticatori che vincono una causa (cosa che i giudici sono generalmente riluttanti a fare)
Pensa che proteggerà gli esperti?
No, perchè ci sono molti casi in cui questi problemi di autenticità vengono a galla che non sono coperti dalla presente legge. La proposta di legge è stata tagliata e modificata e adesso è inutile, troppo limitata. Copre solo il caso di un dealer che vende a un non-dealer e non, per esempio, quello di un esperto che scrive un saggio o lavora ad un catalogo ragionato. Il testo della proposta di legge si occupa solo di un possibile reclamo contro gli esperti , che è il contratto di richiesta di garanzia. Per esempio, un reclamo per negligenza o denigrazione del prodotto non sono affatto considerati.
Come possono proteggersi gli esperti?
Ci sono già alcuni modi: 1) l'esperto può esigere che il richiedente l'autentica firmi un accordo di non querabilità; 2) ci sono le assicurazioni contro gli errori professionali, come per i medici; 3) un'altra soluzione, almeno negli USA, ma anche in Europa e in Gran Bretagna, è la fondamentale libertà di opinione: finchè si agisce in buona fede, si è protetti dalla legislazione esistente.
Perchè esperti e fondazioni hanno preferito smettere di aurtenticare, come la fondazione Warhol?
A mio avviso hanno avuto troppa paura. La Fondazione Warhol non doveva smettere di autenticare. Esperti e fondazioni sono diventati troppo timidi. C'è un rischio in tutto, anche ad attraversare la starda, ma non per questo si smette di attraversare.
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