La pittura secondo i Macchiaioli: discussioni, diatribe e sogni

On 29 September 2015

di Roberta Scorranese, da La Lettura, Corriere della Sera, 27 settembre, 2015

 

I corpi piegati dallo sforzo immaginati da Telemaco Signorini o le immagini poco nitide, visionarie di Giovanni Fattori. Il gruppo (chiamarlo "movimento"per moti è improprio) dei Macchiaioli, che, dalla seconda metà dell'Ottocento diee vita a una vivace stagione culturale, diventa protagonista della mostra I Macchiaioli. Una rivoluzione d'arte al Caffè Michelangelo, fino al 20 dicembre alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia (www.scuderiepavia.com).La storia di Signorini, Fattori, Lega, Cecioni, Cabianca, Borrani, Banti e molti altri, assomiglia a un romanzo: le lunghe (e movimentate) discussioni al Caffè Michelangelo di Firenze, le diatribe, il sogno di una pittura moderna, ispirata alle novità francesi, l'avversione da parte della critica ufficiale ("Macchiaioli" in origine era usato come termine dispregiativo). Tutto si ritrova in questo progetto che vuole essere una storia del gruppo, una panoramica ampia con accenni all'eredità raccolta nei secoli successivi.

 

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