Il Novecento in banca

On 10 March 2014

di Stefano Luppi, Il Giornale dell'Arte, marzo 2014

 

 

Bologna. Sotto la lunga presidenza di Fabio Roversi Monaco, terminata lo scorso anno, la Fondazione Carisbo, dal 2001 a oggi ha acquisito per lascito o sul mercato molte opere ora presentate sino al primo giugno  a Casa Saraceni nella mostra "Antico e moderno,. Acquisizioni e donazioni della Fondazione Carisbo per la storia di Bologna (2001-2013). Il Novecento". Le opere prescelte dal curatore Angelo Mazza richiamano i principali movimenti artistici del '900. Da poco terminata a Palazzo Fava la rassegna su Arturo Martini, a Casa Saraceni sono esposte le opere dell'artista trevigiano che avevano dato avvio all'iniziativa, quali la grande terracotta della "Madre folle" del 1929 e i marmi con "Dedalo e Icaro", insieme a "L'amplesso" (esposto a Palazzo pepoli) e alla piccola "Odalisca". Si vedono inoltre sculture di Adolfo Wildt e Alberto Viani, oltre al ritratto di fanciulla di Lucio Fontana e dipinti coevi di Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Felice Casorati e Galileo Chini. Del Futurismo sono esposti dipinti di Tato e Angelo Caviglioni, oltre a Giacomo Balla. Molte le acquisizioni di lavori del secondo dopoguerra realizzati da Fabio Mauri, Luciano Minguzzi, Germano Sartelli, fino a Claudio Parmiggiani, Pirro Cuniberti, Giuseppe Maraniello, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Piero Manai, Piero Pizzi Cannella, Nunzio, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Franco Guerzoni, Giovanni Manfredini e Nicola Samorì. Un'ulteriore rassegna delle opere di recente entrate nella raccolta della Fondazione Carisbo, in questo caso realizzate tra XVI e XIX secolo, sarà allestita tra giugno e settembre sempre a casa Saraceni.

 

 

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