Preti Cletofonte *

PRETI CLETOFONTE
Gattatico (Reggio nell'Emilia) 1842 - Parma 1880
Giovanissimo, entrò all’Accademia di Belle Arti di Parma, dove dal 1854 studiò sotto la guida di F. Scaramuzza, ottenendo menzioni scolastiche nel 1858 e nel 1860. La sua prima produzione, con solitarie figure femminili ambientate in interni borghesi, condotte secondo modelli cinque-secenteschi, ha riferimenti con l'ambiente lombardo, forse mediato dai concittadini G. Gaibazzi, I. Affanni, G. Scherer (La lattante, esposto alla Società d'Incoraggiamento di Parma nel 1865 e premiato alla Mostra Nazionale nel 1870; La Toilette, 1866, entrambi a Parma, Galleria Nazionale). Dopo un soggiorno di studio a Venezia e a Napoli, rientrato a Parma presentò all’Esposizione cittadina del 1868 La pappa, opera prossima al genere di G. Chierici. L’avvicinamento a V. Cabianca, residente in città fino al 1869 (La ciociara, Parma, Istituto d'Arte Toschi), e l’interesse per la poetica intimista di S. Lega, presente all’Esposizione parmigiana del 1870 con ben otto opere, furono decisivi per il maturare di una nuova grammatica figurativa e per la scelta di sintetiche scansioni di luce e colore (La culla, 1874, Parma, Istituto d’Arte Toschi; Goldoni giovinetto legge la sua prima commedia alla governante, esposto a Firenze nel 1874, e Autoritratto, entrambi a Parma, Galleria Nazionale).
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