Podesti Francesco *

PODESTI FRANCESCO
Ancona 1800 - Roma 1895
Orfano di entrambi i genitori, venne inviato a Roma nel 1816, grazie a un contributo della municipalità, che gli consentì di studiare all’Accademia di San Luca. Protetto dal marchese C. Bourbon Del Monte, compì i suoi studi sotto la guida di G. Landi e quindi di V. Camuccini, dal quale fu avviato alla pittura di segno neoclassico. Frequentò lo studio di A. Canova e tra il 1818 e il 1821 ottenne diversi riconoscimenti scolastici (Gladiatore morente, premiato al concorso Triennale del 1821). Nel 1824 fece dono alla sua città natale di Eteocle e Polinice (Ancona, Pinacoteca Comunale), che gli procurò unanimi consensi. Compì, nel 1826, un viaggio pittorico in Italia, durante il quale allacciò quei rapporti con la committenza milanese che proseguiranno per tutto il corso della sua carriera. Sono di questi anni II martirio di San Lorenzo per la cattedrale di Ancona (1827-1829, perduto, bozzetto a Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), La Pietà per Bourbon Del Monte (1830 ca.) e i primi saggi di pittura di storia, come Tasso che legge la Gerusalemme liberata alla corte di Ferrara (1831-1834), acquistato dal principe A. Torlonia, che gli commissionò subito dopo alcuni affreschi per la villa sulla Nomentana (Storie di Bacco) e per il palazzo di città (Gesta degli Dei, Storie di Diana, 1835-1837, perduti). Alle mostre milanesi di Brera e a quelle romane degli Amatori e Cultori, l’artista inviò frattanto studi e versioni ridotte delle sue opere di maggior impegno e ritratti: numerosi quelli di cardinali, fra i quali emerge il Ritratto di Angelo Mai (1839, Bergamo, Palazzo Comunale). Agli anni ’40 appartengono le commissioni per i Savoia (Giudizio di Salomone, 1841-1842, Torino, Palazzo Reale) e per il re di Napoli. Il credito raggiunto gli aprì l’accesso alle grandi imprese vaticane (Martirio di S. Stefano, 1845-1851, per la basilica di San Paolo fuori le Mura) e alle commissioni della municipalità di Ancona (Giuramento degli Anconetani, 1851-1853, Ancona, municipio). Nel 1853 ottenne la cattedra di pittura all'Accademia di San Luca e fra il 1855 e il 1864 realizzò la celebrata decorazione della stanza dell’Immacolata Concezione in Vaticano. La morte di una figlia in tenera età e quella della giovane moglie (1865) lo distolsero per qualche tempo dall’attività fino ad allora intensissima e che riprese con vigore nel 1870, con la pala per il Duomo di Porto Maurizio (Martirio di S. Sebastiano). Occupato negli ultimi anni in diverse pubblicazioni, presentò le sue opere alle mostre romane ancora nel 1883 e nel 1887 (Galatea).
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